Page 51 - Studio dei ponti della zona e del mestiere del “barcaiolo o passatore” a Modena Progetto di storia locale in collaborazione con l’Archivio Storico del Comune di Modena classe 5° A Menotti Ic1 Modena Insegnanti Paolo Zanni e Silvia Lotti consulenza Dott.ssa Sara Spallanzani
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La guardia era malandata e sofferente. Uberto si preoccupò e iniziò a chiamare aiuto.
Ma niente, nessuno arrivò in suo soccorso.
Uberto arrivò a nuoto sull’ altra riva e la guardia pure insieme al cavallo.
Dopo essersi rimessa un po’ in sesto, la guardia urlò ad Uberto: “Ma sei pazzo! La tua
chiatta è affondata!! Ti denuncerò al duca!” Poi la guardia, fradicia, corse via verso li
palazzo ducale e Uberto gli andò dietro supplicandolo : “insomma” ansimava
“Io l’ avvisata! Torni indietro! Signore non mi rovini!” a forza di supplicarlo, arrivarono
insieme al palazzo ducale. Così la guardia afferrò prontamente Uberto per la giacca e lo
portò davanti a sua eccellenza il duca.
Dopo avergli spiegato per filo e per segno quello che era successo il duca sentenziò che
Uberto era licenziato: “Non posso farne a meno devo licenziarti!” concluse li sovrano.
Uberto continuò a supplicare, ma invano! Il duca era deciso! “Sei licenziato per incuria!
Al tuo posto verrà Franco, un barcaiolo di Villanova di là”
A Uberto inoltre venne intimato di riparare la chiatta e pagare le spese del cavallo.
Così Uberto si mise al lavoro :ricavò soldi per pagare le spese del veterinario e della
guardia .
Uberto chiese a Goffredo se lo aiutava a riparare la barca, così l’attività sarebbe
continuata come prima. Purtroppo però Uberto non recuperò il lavoro. Il Duca decise di
mandare un nuovo pontiere di nome Franco. Di fatti questo però non era il pontiere
giusto, continuava sempre a provocare Goffredo, addirittura il primo giorno di lavoro
andò a presentarsi a lui, più per prenderlo in giro che per altro: “Come fa la gente a
passare da un ponte custodito da un grassone come te?!?”
Ma Goffredo non rispose. A questo si susseguirono molti altri episodi sgradevoli da
parte di Franco! Con la gente era molto scortese e per le vie di Modena si parlava solo
di Franco e delle sue cattiverie e dei suoi modi maleducati!
Goffredo non ne poteva più e così andò a chiedere al Duca di licenziare il nuovo
pontiere. “I cittadini di Modena saranno più felici e non ci saranno più litigi.”
Non sappiamo perché o per come, ma Goffredo riuscì a convincere il Duca e Uberto
ritornò al suo posto. “Goffredo, non so come ringraziarti! Senza di te sarei già in
rovina!” fece il pontiere di Ponte Basso.
Uberto inoltre si confessò con Goffredo che lo perdonò confessando anche lui le
proprie malefatte.
Così i due pontieri si riappacificarono e divennero grandissimi amici: collaboravano e si
dividevano equamente i ricavi. I clienti erano trattati più gentilmente e il passaggio sui
due ponti ora era molto piacevole!