Page 34 - Studio dei ponti della zona e del mestiere del “barcaiolo o passatore” a Modena Progetto di storia locale in collaborazione con l’Archivio Storico del Comune di Modena classe 5° A Menotti Ic1 Modena Insegnanti Paolo Zanni e Silvia Lotti consulenza Dott.ssa Sara Spallanzani
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– La nostra storia locale diventa racconto
Interdisciplinarietà storia – italiano
Fase di lettura
• Lettura dei “racconti storici verosimili” della 4° A di alcuni anni fa (scritti per il
Concorso “Tra fantasia e realtà”, elaborati nel 2008 in occasione di un
Concorso letterario per le scuole di Modena, promosso dall’Archivio storico
Proposta operativa
• L’insegnante propone ai ragazzi della classe, suddivisi in quattro gruppi,
altrettanti racconti, scritti da una sua classe di allora in vista del Concorso tra
storia e fantasia del 2008
Concorso “Tra storia e fantasia” – aprile 2008
TUTTI AL LAVORO!
Nel 1575 due contadini di Villanova di Qua stavano facendo due chiacchiere :
“Gino, hai sentito la disastrosa situazione dei poveri contadini di Bastiglia, poveretti?“
“No, racconta! Cosa è successo?” rispose l’altro contadino.
“Bè, la campagna di Bastiglia è tutta allagata a causa dell’ostruzione del Cavo Levata
per colpa di erbacce, rami e piccoli tronchi! E così, addio raccolti!!!”” riprese Gino.
“Ohh ... ma l'è un bel casein per chi pover cuntadein!!!”
“Tle det! Ma sai che noi altri di Villanova di qua li vogliamo aiutare, quei poveretti?
“Ah sé?!?” rispose Gino sorpreso.
“Bè, adesso ti spiego...”
In effetti il Comune aveva ordinato qualche settimana prima una legge un po'
inaspettata: tutti gli abitanti di Villanova di qua, che usufruivano dei vantaggi del Cavo
Levata, erano obbligati a pulire il canale che arrivava vicino alle campagne di Bastiglia,
dove, invece, aveva combinato notevoli danni ... allagando le campagne intorno.
Per quella legge, all'inizio, gli abitanti di Villanova di qua ci erano rimasti male, si
erano arrabbiati e non ne volevano sapere! Gli era sembrata ingiusta e troppo severa!
“Insamà, taca semper a nueter!!! Il signor Podestà non sa far altro che star seduto
comodo nel suo Palasso a dar ordini a noi altri, poveri contadini!!! L'è comda, eh, fer
al sgnour!!”
Ma nonostante le loro proteste, essi dovettero ugualmente seguire l'ordinanza del
Comune perché - il Podestà era stato chiaro - chi non lavorava, doveva pagare una
multa di 100 soldi!!! Porca miseria!...