Page 31 - Studio dei ponti della zona e del mestiere del “barcaiolo o passatore” a Modena Progetto di storia locale   in collaborazione con l’Archivio Storico del Comune di Modena     classe 5° A Menotti Ic1 Modena Insegnanti Paolo Zanni e Silvia Lotti consulenza Dott.ssa Sara Spallanzani   
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La versione del DUCA


         Era la notte del 23 settembre 1541. Sentii la porta della mia stanza aprirsi: erano le
         guardie che annunciavano il cavaliere Guidotti, che io avevo mandato a Bologna! Nei
         suoi occhi c’era ancora il timore e lo spavento di una terribile avventura…
         Poi mi raccontò che lui e la guida erano al ponte Sant’Ambrogio sul fiume Panaro dove il
         passatore di nome Giovanni e, direi, suo cognato di nome Luigino, prestavano servizio
         di Paroni.


         Mi riferirono di voler passar il fiume per eseguire il mio ordine di recarsi a Bologna.

         Ma questo tizio, Giovanni, non li fece attraversare; non mi dissero il perché. Secondo
         me si era arrabbiato perché lo avevano provocato.
         Il cavaliere mi riferì che il parone era corso in casa e, presa la pistola, esplose due colpi,
         almeno così mi dissero; io gli credetti! Feci uscire le guardie fuori dalla mia stanza e
         riflettei; poi presi la decisione di assegnare una condanna di tre tratti di corda, anche se
         voleva dire che non poteva più lavorare …
         Il mattino seguente, sabato 24 settembre, ordinai alle guardie di gettarlo in gattabuia
         fino all’esecuzione della condanna.
         Dopo qualche ora, circa a mezzogiorno, ordinai alle guardie di portarli alla piazza, dove

         li aspettava la condanna che avevo deciso. Andava tutto bene fino a quando arrivò
         davanti a me il fratello di Giovanni, Ludovico, che mi chiese, supplicandomi, la grazia di
         lasciarli liberi.
         Io non accettati, perché volevo mostrare a tutti che era necessario obbedirmi!


         Ordinai alle guardie di legarlo e buttarlo giù alla Pietra Ringadora.
         Vidi le facce dei cittadini preoccupate, il cuore era pieno di lacrime, io non mi sentivo
         superiore, mi sentivo male ma purtroppo dovevo dare l’esempio, se no Modena poteva
         diventare una città ribelle e questo non doveva affatto succedere!!!


         Acrostico del Duca



         D evo far giustizia
         U no contro l’altro faremo la guerra
         C ome sarà dura, a Modena!
         A llora dovrò essere un duca molto severo!!!


                                             Emma, Vincenzo, Gioyan
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