Page 16 - La nostalgia della speranza
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Cosa ho risposto è facilissimo da indovinare, ovviamente.
            Meno facile, forse, indovinare il risultato strepitoso di quel via
            libera all’invenzione, con il virus che nel loro “Diario fantasti-
            co”, il 13 febbraio del 2020 (“un giorno come gli altri e stavamo
            facendo matematica…”) irrompe in classe dalla finestra, e...
            ...“all’inizio pensavamo fosse un piccione che si era scontrato
            contro il vetro, ma poi abbiamo visto che era un enorme palla
            viola a puntini verdi.
            Noi ci siamo spaventati a morte e quelli che erano vicino alla
            finestra hanno addirittura urlato!
            Pian piano la finestra si stava rompendo, e quando si ruppe, en-
            trò il “coso” rotondo che disse ad alta voce: - Io sono il CORONA-
            VIRUS e non mi sconfiggerai mai!!!!!”


            Il virus si sbaglia, è chiaro. Verrà sconfitto, più e più volte in
            tutte le storie di entrambe le classi e in questo diario fanta-
            stico a sconfiggerlo è proprio la Quarta A, che arriva trionfal-
            mente a un finale a sorpresa quasi filosofico sulla vera origi-
            ne del virus, aiutata dalla magia e da un cane-camaleonte.


            Cani, gatti, conigli, cavalli...  Gli animali hanno quasi sempre
            un ruolo di primo piano, in tutti i racconti di tutti i gruppi, e
            non solo i piccoli animali domestici: anche un leone, un orso
            polare, e perfino... udite udite! Un pipistrello, inventato da
            Sara, Greta e Tommaso della Quarta A, che si chiama Benny
            e sfida tutti i pregiudizi già a partire dal suo luogo di nasci-
            ta: non in Cina, ma nella vampiresca Transilvania. Che abbia
            o no parentele con Dracula, Benny comunque vuole dire la
            sua, su “un fatto straordinario che ha cambiato il mondo e a
            causa del quale moltissime persone si sono ammalate, poveret-
            te!  Già, moltissime persone ma anche moltissimi animali, tra
            cui alcuni dei suoi carissimi amici.  La cosa ingiusta è che hanno
            dato la colpa ai pipistrelli!  A loro, che per primi hanno subito
            “l’attacco nemico”!”


            Non è casuale, questa inversione totale dell’ottica dominan-
            te, che troviamo non solo nel “Club del pipistrello”, ma in tut-



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