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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2014

            Amici del Sigonio


            13 febbraio 2014 – Mostre, Scuola e Società.


            “Vogliamo salvaguardare la memoria del Sigonio”. Queste le parole della professoressa
            Camurani, membro fondatore dell’associazione “Amici del Sigonio”.
            el recente ottobre 2013, cinque professoresse, da tempo appartenenti alla scuola delle
            scienze umane, rifiutano l’oblio che il terremoto ha portato con sè e si mobilitano per
            ritrovare ed assemblare pezzetti di memoria appartenuti alla storica sede del Sigonio, in
            via Saragozza.Essa si rivela a loro come fonte di storie, leggende per gli studenti,
            rivelazioni per gli “amici del Sigonio”. Spicca tra tutte la testimonianza di un’anziana
            suora di clausura. La sede in via Saragozza era a tutti gli effetti un monastero, “Il
            monastero Corpus Domini” precisa la prof Camurani, tant’è che quelle che gli studenti
            utilizzavano come palestre erano inizialmente due chiese, una per il popolo e l’altra
            riservata alle suore di clausure. Con il trascorrere degli anni, il numero delle suore
            diminuisce, finchè non rimangono in sei, ed il Comune richiede i locali del monastero
            per fondare una scuola. La nostra scuola. Nel 1905 le sei suore si stabiliscono
            definitivamente a Ferrara. Proprio a loro, tuttavia, si deve la nascita del Sigonio in quanto
            fin dal 1898 istruiscono fanciulle e le preparano all’insegnamento. Tutto ciò è attestato da
            documenti e sussidi didattici racchiusi nell’archivio storico nella sede, attualmente
            dichiarata inagibile e ad alta vulnerabilità sismica, in via Saragozza. Sono stati rinvenuti
            modellini di frutta e verdura di fine Ottocento, macchinari per sperimentazioni
            scientifiche (ad oggi inutilizzabili) ed erbari documentati con apposite targhette che
            testimoniano la data ed il luogo in cui piante e vegetali sono stati rinvenuti, durante le
            passeggiate scolastiche delle ragazze.
            L’adesione al progetto è aperta a tutti”, assicura la professoressa. Per prendervi parte è
            necessario richiedere la tessera di iscrizione alle fondatrici del progetto, quali le
            professoressa Guidelli, D’acconti, Lo Prete e Cavani, per un costo annuale di 15 euro per
            gli adulti, 5 euro per i ragazzi fino ai 24 anni e un euro per gli studenti in corso. Per
            rimanere aggiornati sugli sviluppi del progetto è possibile seguire la pagina facebook o
            contattare l’email amicidelsigonio@gmail.com.. Significativi sono stati l’appoggio
            finanziario della famiglia Pavarotti ed il riconoscimento della stampa che individuano nel
            progetto la lotta pacifica che l’attuale Sigonio, di nuovo al centro delle cronache cittadine
            per le difficoltà conseguenti alla sua sistemazione nella vecchia sede delle scuola medie
            Marconi, muove contro i danni inflitti dal terremoto. È necessario il contributo di
            chiunque sia disponibile a fornire idee nuove per unire il passato ed il presente,
            assemblando i cocci ed i calcinacci della storia, la nostra storia. In questo modo sarà
            anche possibile dare luogo ad un interessante museo della scuola per la città di Modena,
            fornito di laboratori didattici per i più giovani.


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