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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2014

            casa nel tardo pomeriggio provoca stress che non facilita lo svolgimento dei compiti e
            una produttiva applicazione nello studio. «Tutti gli studenti pagano l’abbonamento
            all’inizio dell’anno scolastico per il trasporto in autobus o in corriera, per cui l’azienda
            potrebbe essere in grado di pianificare il servizio, concordato dai dirigenti della Seta e i
            presidi, in base agli orari e al calendario scolastico», accusano i ragazzi. Così si sono
            decisi a protestare perché il sistema dei trasporti urbani ed extraurbani non risponde in
            modo adeguato alle loro esigenze di mobilità, desiderano capire perché non vengano
            rimosse le cause dei diversi disagi che quotidianamente vivono. Quanto si dovrà aspettare
            per avere un sistema di trasporto adeguato? domandano in coro Ecco, testuali, alcune
            testimonianze raccolte. «Al ritorno a casa, dopo la scuola, la corriera per Maranello,
            durante il percorso, si è rotta a Baggiovara, perciò siamo dovuti scendere per aspettarne
            un’altra che è arrivata dopo mezz’ora… ed è andata bene!». «Io e numerosi altri studenti
            siamo rimasti alla fermata ad aspettare fino alle 16.00 perché la corriera delle13.30 non è
            proprio passata!». «Spesso succede che le corriere, pur arrivando abbastanza puntuali alla
            fermata vicino alla scuola, non si fermano perché sono già cariche, anzi sovraffollate».
            «… per non parlare del malcostume di alcuni autisti che, durante la guida, mandano
            messaggi con il cellulare».


            Pubblicato sulla Gazzetta di Modena del 12 febbraio 2014 —   pagina 16



                                                                                          Linda El Guelai


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            A scuola c’è una Bibbia per Caffè

            13 febbraio 2014 - Scuola e Società.


            Passeggiavamo nell’ atrio dell’ Itis Corni, quando la nostra attenzione è caduta su un
            volantino dal titolo «Bibbia per Caffè, sotto le querce di mambre…(gn 18)». Quel
            volantino ci ha incuriositi, a tal punto da intervistare la promotrice di questo progetto, la
            professoressa Giovanna Capatti, insegnante di religione presso l’Itis Corni. Abbiamo
            chiesto alla prof. Capatti da chi era partito questo progetto. Ci ha risposto dicendo che il
            progetto era partito «dal Corni in maniera sperimentale con lo scopo di far conoscere
            l’aspetto culturale della Bibbia a professori e alunni». Dopo che l’iniziativa è partita dal
            Corni si è diffusa anche al Liceo Scientifico Tassoni, Liceo Scientifico Willigelmo, Iti
            Fermi, Itas Selmi, Itcs. Dopo aver sentito quante scuole avevano partecipato, le abbiamo
            chiesto perché era nato questo progetto. La professoressa ci ha risposto che «si è sentita
            l’esigenza all’interno della scuola, soprattutto da parte dei docenti di far conoscere la
            Bibbia, poiché le sue tematiche coinvolgono tutte le dicipline». La professoressa ha
            inoltre aggiunto che non si è voluta dare la caratteristica di un corso perché nel corso se



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