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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2014
libri preferiti, per poi nominare tre amici che dovranno fare lo stesso. La divertente
risposta alla famosa catena alcolica sta spopolando non solo in Europa, ma anche negli
Stati Uniti, e il social network più famoso del mondo sta diventando palcoscenico di
questo fenomeno letterario. Il primo libro citato è stato “Soffocare” di Chuck Palahniuk,
le cui parole sembrano il manifesto di questa contronomination: «Possiamo passare la
vita a farci dire dal resto del mondo cosa siamo: sani di mente o pazzi, stinchi di santo o
sessodipendenti, eroi o vittime, oppure possiamo scegliere da noi. E forse inventare
qualcosa di meglio è proprio il nostro compito». È più facile bere che leggere pezzi dei
nostri libri preferiti, specie quando essi ci emozionano. E quindi non resta che prendere
parte alla nuova catena, che per una volta rende anche Facebook, un mezzo per
diffondere cultura. Agata Patanè
Prof e nuove tecnologie..due mondi lontani?
3 aprile 2014 - Scuola.
I prof. sanno usare il tablet? È questa la domanda che si pongono gli studenti. I tablet
hanno infatti invaso le scuole di tutt’Italia da metà settembre 2013, iniziando a
complicare le vite ai professori, a livelli estremi. “Infernali” macchine hanno spesso
messo in ridicolo i professori agli occhi degli studenti, che trovano banale e per niente
complicata questa innovazione tecnologica, visto che appartengono all’era di Millennium
e Touch. La distanza tra generazioni nell’uso delle nuove tecnologie è, in alcuni casi,
abissale. Lo è anche a scuola con professori in difficoltà nell’uso del mezzo tecnologico e
ragazzi che usano i loro dispositivi quasi come protesi corporali e mentali. Può capitare
così di vedere un prof abbattuto cercare di impartire comandi con gesti affannosi sul suo
display o perdersi tra le icone di un tablet non avendo idea di cosa fare. Succede di
vedere ragazzi nelle classi o lungo i corridoi, spiegare, a volte con fare impaziente, come
usare uno smartphone per accedere al web o a qualche applicazione. Agli insegnanti può
anche capitare di tornare a casa con il proprio tablet, per farsi insegnare dai loro figli
come configurarlo. Questi apparecchi vengono usati anche come registri di classe: un
errore che commettono di frequente è quello di sbagliare a registrare le presenze degli
alunni: infatti se il professore della prima ora sbaglia a immettere un dato, i colleghi delle
ore successive non possono modificalo e lo studente risulterà assente finchè lo stesso
docente non correggerà l’errore. Tutto questo richiede tempo, perché bisogna
“riacchiappare” il primo professore, che nel frattempo potrebbe essere benissimo andato
via per i fatti suoi… e il dispositivo deve riuscire a trovare il segnale wi-fi. Ma agli
studenti tutto questo non dà poi tanto fastidio… Si farebbe di tutto pur di non far
lezione! Non tutti i professori però hanno difficoltà con il tablet, parecchi sanno perfino
sbloccarlo e riescono a segnare le assenze senza grossi impacci. Dal punto di vista degli
studenti la situazione si ribalta, se si pensa che, prima che i professori accendano il tablet
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