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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2014

            presentatrici in apparizioni televisive tra gli anni ‘60 e ’90 e raccontano i cambiamenti di
            un’epoca: costume, gusto e moda italiana.
            Chi sceglie d’indossare una creazione Gattinoni lo fa per apparire una gran dama dell’alta
            moda” – dichiara il direttore creativo della Maison Gattinoni, Guillermo Mariotto.
            Questo è stato lo slogan che ha animato il lavoro di ricerca e progettazione. Gli allievi
            hanno studiato linee, trame, richiami e citazioni, trasferendo le suggestioni e i
            suggerimenti delle eleganti e sofisticate creazioni in quattro capi dal taglio artigianale e
            linee diverse: due a sirena e due a corolla; tutte definiscono silhouette raffinate, forme
            sinuose e morbide geometrie, giocando con effetti di trasparenza e sapienti morbidezze.
            La fondatrice Fernanda, infatti, attraverso le sue creazioni eleganti e sofisticate, amava
            ricami e drappeggi, realizzati attraverso un rigoroso e sapiente lavoro artigianale. “Il
            lavoro a mano è uno dei tratti distintivi della nostra griffe insieme ad una grande cura per
            il dettaglio e ad un’eleganza all’insegna della sobrietà” sottolineava.
            L’eleganza ricercata degli abiti è stata ottenuta dalle armonie dei volumi, dai preziosi
            dettagli e dall’uso di tessuti d’effetto come l’organza, il pizzo e soprattutto il velluto.
            Questo tessuto fu molto apprezzato da Fernanda Gattinoni: la prima creazione con il
            suo nome è, infatti, un tailleur in velluto verde per Clara Calamai; così come dello stesso
            tessuto è il celebre abito nero a sirena indossato da Anita Ekberg ne La Dolce Vita.


            I capi sono stati realizzati utilizzando i tessuti offerti da alcune aziende del distretto
            tessile modenese: l’azienda Messori di Fiorano Modenese e l’azienda Maria Grazia Severi
            di Casinalbo di Formigine. Il progetto è stato coordinato dalle prof.sse Alvino Angela,
            Cortese Vincenza, Di Iorio Raffaella e Mezzetti Tiziana.





            La Neknomination diventa culturale


            3 aprile 2014 - Salute, Scuola e Società.


            In rete, soprattutto sui social network spopolano video di ragazzi che attraverso il
            sistema delle nomination (stile catene di sant’Antonio anni fa) devono superare un prova
            pena il pagamento di una penitenza. La più famosa al momento è quella della Nek-
            Nomination, la sfida divampata nel web che vede i ragazzi riprendersi mentre bevono
            alcolici, per poi nominare altre tre persone (di solito loro amici, ma non è obbligatorio),
            che dovranno fare lo stesso entro ventiquattro ore altrimenti dovranno offrire da bere a
            coloro che li hanno nominati. Appare scontato dire che questo gioco ha causato non
            pochi danni nei ragazzi che vi hanno preso parte, talvolta eccedendo, fino al punto di
            portare anche alla morte di quest’ultimi. Dall’Emilia è partita una contro iniziativa di
            alcuni ragazzi per cercare di lanciare un messaggio positivo a sfondo culturale. Voci dal
            Branco ha scovato e partecipato a questa iniziativa denominata “Book-Nomination”. Le
            regole restano le stesse, ma invece che bere alcolici i partecipanti leggono passi dei loro



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