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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2012

            meno di fare il confronto con  quello che il povero insegnante possiede, magari “vecchio
            come il cucco”, con i tasti ormai sbiaditi dall’uso e che non cambierebbe mai.. perché
            l’importante è che funzioni,  permetta di telefonare ed al massimo inviare qualche
            messaggio. L’ultima novità? Il cellulare da polso, mimetizzato come un normalissimo
            orologio ma che svolge tutte le funzioni di cui sopra; ed allora? Tra poco dovremo
            ritirare oltre  ai cellulari: orologi, anelli, magari orecchini o cos’altro? Ai posteri…



                                                                                           Carla Quaranta






            Don Marco Pozza racconta l’esperienza delle carceri


            25 maggio 2012 - Scuola e Società.


            Parole che colpiscono, parole che ti prendono da dentro e ti toccano nel profondo.
            Racconti di vite cambiate da una scelta, un errore. Storie vere che hanno commosso e
            fatto piangere i ragazzi in platea .
            Questo è quello che noi ragazzi del Corni abbiamo ascoltato dalla voce di Don Marco
            Pozza, cappellano del carcere di massima sicurezza di Padova, la sua città. È un sacerdote
            che esplica il suo apostolato anche in una parrocchia virtuale (sul
            sito www.sullastradadiemmaus.it) e con incontri nelle scuole. Che abbia fatto centro nei
            nostri cuori è visibile nei tantissimi commenti lasciati sul suo blog.
            Sono queste le  persone che noi ragazzi vogliamo ascoltare. Vogliamo assemblee
            d’istituto che ci parlino della grandezza dei nostri sogni e del nostro presente. Vogliamo
            concretezza, gente che parli a noi ragazzi credendo in ciò che fa. Qualcuno come Don
            Marco, che va in strada, nelle carceri e nelle discoteche a cercare ragazzi, che si sporchi le
            mani credendo nella sua missione.
            Ha detto testualmente che “Noi ragazzi siamo come le lucertole: facciamo finta di essere
            così disinnamorati e disinteressati, ma in realtà aspettiamo solo qualcosa che attiri la
            nostra attenzione, quel qualcosa che possa svegliarci, dirci chi siamo e darci la forza di
            inseguire i nostri sogni …”-  o ancora – “La sconfitta è l’arma segreta dei vincitori.
            Perché la vittoria non arriva mai al primo tentativo. Ed è solo chi si mette in gioco
            perseverando con tenacia, accettando la sconfitta e rialzandosi, che potrà vincere». Come
            si fa a non crederci?



                                                                                             Chiara Vacca











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