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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2011

            Sincerità e genuinità: La storia di Fiore.


            26 settembre 2011 - Arte.


            Puglia; Otranto; Festa della Madonna dell’alto Mare. Una serata di festa che tutti i locali
            attendono con trepidazione per celebrare la madonna protettrice dei pescatori. È una
            tipica festa di paese, non manca nulla: luci colorate, sagre, musica, balli, bancarelle e
            spettacoli; ma non è tutto. Sul canale che dal Lungo Mare porta al centro storico, sul lato
            destro della strada seduto sul bordo del marciapiede, si può trovare un signore, Fiore,
            illuminato solo grazie al suo giubbotto retroriflettente.
            Un clochard?, un “barbone”?, ancora oggi non saprei dare una risposta esatta.
            Fiore o Energia, nome attribuitogli per la sua opera più famosa e imponente a lui
            omonima, è un signore discreto, appartato, vissuto, con un trascorso non dei più
            semplici, ma con un sorriso sincero sul volto. Vive a Maglie(LE), cittadina di Moro, in
            una casa propria dove ospita ragazzi con trascorsi difficili e cerca nel suo vivere
            quotidiano di aiutarle, mentre loro lo aiutano in viarie attività domestiche.
            Quest’anno in occasione della festa è tornato a Otranto a disegnare con i suoi
            inconfondibili pastelli colorati, un’enorme sole rosso al centro del canale. “L’ho dedicato
            all’Alba dei Popoli”, mi ha spiegato Energia, “il primo dell’anno a Punta
            Palascia(Otranto), il punto più a oriente d’Italia, migliaia di persone di ritrovano per
            salutare la nascita del primo sole dell’anno e questo e bello, perché ognuno ha una luce e
            viene qui per vederne una più grande”.
            Gli ho chiesto se provasse qualcosa nel vedere la sua opera calpestata da tutta quella
            gente che indifferente passava. “No”, ha risposto, “Mi accontento di quelli che guardano,
            ho trasmesso un po’ di energia almeno a loro”.
            L’ultima domanda ha una risposta inaspettata, gli chiedo: “Se oggi, venissero e ti
            offrissero un lavoro fisso, tu cosa faresti?”, lui ci pensa su poi sorridendo mi dice: “non
            lo so, per adesso sto bene così”.
            Non chiede l’elemosina, non dorme per le strade e non sembra infastidire le persone del
            luogo, e forse non è nemmeno interessato a tornare alla vita precedente, ora è libero e
            molto probabilmente più sereno. Dobbiamo accettare questa situazione o dobbiamo per
            forza spingere queste persone ad una vita più accettabile? Non lo so, so che
            l’impressione che Fiore da di sé e abbastanza sincera, non deve fingere, è genuino e forse
            questa genuinità e quello che servirebbe a questa Italia, in un periodo di crisi come
            questo.



                                                                                        Ismaele El Swaky












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