Riflessioni


L’importanza della relazione e della comunicazione in un contesto di fragilità

Spazio Incontro, insieme a Biblioteca Teodora, diventa a volte, luogo di comunicazione tra gli operatori sanitari, i bambini e i loro genitori, ciò è dovuto al fatto che un ambiente confortevole, accattivante, a loro misura, li mette fortemente a proprio agio.
Comunicare, infatti, in primo luogo vuol dire:

  • Condividere, instaurare un legame
  • Essere e “sentirsi” in contatto
  • Far sapere e sentirsi ascoltati, avere l’opportunità di fare domande.

Considerato l’ambiente nel quale il bambino si viene a trovare, spesso improvvisamente, è necessario e auspicabile, anche da parte degli insegnanti/educatori, un approccio ed una comunicazione il più possibile “accogliente”, ma anche trasparente. Insomma porre le basi per l’instaurarsi di una relazione autentica anche dal punto di vista educativo.
Dopo alcuni anni in servizio presso il reparto pediatrico, ho potuto toccare con mano quanto sia importante lavorare alla creazione di un clima di fiducia reciproca, di calma, di lentezza, di “respiro”, e diluire la paura spesso presente nei bambini e nei loro genitori.
La relazione che ci troviamo a gestire infatti, è più complessa di quella che si può instaurare a scuola, poiché è una triade relazionale: bambino-genitore-insegnante/educatore.
Il lavoro di “mediazione” emotiva che l’operatore educativo si trova a svolgere, a volte, va in direzione non solo del bambino, ma anche dell’adulto di riferimento.

Ivana Carri
Insegnante di Spazio Incontro

 


Le testimonianze dei bambini

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