Page 9 - La nostalgia della speranza
P. 9

SULLE ALI DELLE PAROLE



               “Stanchezza.
               La nostalgia della speranza.
               Quando finirà...?”
               Uno stato d’animo che tutti e tutte abbiamo vissuto, in que-
               sti terribili due anni, ma che raramente è stato detto con la
               stessa efficacia poetica: la nostalgia della speranza. Ad aver
               pensato questi versi sono Anita, Daniele e Sofia, “i mitici pan-
               da” della Quarta A che hanno partecipato, insieme a tutta la
               loro classe e alla contigua Quarta B, al laboratorio di scrittura
               creativa in una scuola di Modena che ho avuto il privilegio di
               animare tra gennaio e maggio del 2021, anche se purtroppo
               solo a distanza.


               “Non conta la distanza
               ma la voglia di raggiungerci”
               hanno scritto Francesco, Ilaria e Laura, di un altro gruppo di
               poesia della Quarta A. Parlavano di sé stessi, dell’esperienza
               dolorosa del distanziamento sociale e della loro pervicace
               determinazione a non farsene schiacciare. Ma quelle paro-
               le dicevano anche di me, così ho sentito: della spinta da cui
               si è mosso questo progetto un po’ folle, e proprio per que-
               sto appassionante. Raggiungerci, raggiungerli: raggiungere
               quella zona interiore misteriosa e turbolenta che bambine
               e bambini si portano dentro da quando il virus ha invaso le
               nostre vite, ma che nei discorsi pubblici che li riguarda non è
               comparsa quasi mai.  Didattica a distanza sì o no, possibilità
               di ammalarsi gravemente sì o no, vaccino sì o no: il dibattito
               nelle istituzioni e sui media si è concentrato quasi esclusiva-
               mente su questi dilemmi di natura sanitaria e organizzati-
               va, certamente importantissimi, certamente imprescindibili,
               ma...


               Ha preso le mosse proprio da quel “ma...”, il nostro progetto:
               da quel luogo dell’anima finora rimasto troppo nell’ombra,



                                                           7
   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13   14