Page 35 - Narrare i diritti
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“Io vorrei passare una giornata insieme a voi e a Mattia, dalla mattina alla sera, come se fosse
domenica, quando non abbiamo niente da fare e non abbiamo impegni. Vorrei fare colazione con
calma al mattino e poi andare al parco e stare là a giocare e anche a non fare niente, per tutto il
giorno, con voi. Vorrei che, per il mio compleanno, il giovedì diventasse la domenica” dice Cloe, tutto
d'un fiato. “Oh davvero, piccola mia? In quale parco vuoi andare? Quello grande grande vicino alla
casa dei nonni, dove c'è anche la piscina?” dice la mamma. “No, mamma. Voglio andare nel nostro
parco, qui sotto casa, dove non posso mai andare perché quando torniamo a casa è sempre buio e
dove vedo sempre gli altri bambini che giocano. È qui che voglio andare” precisa Cloe. La mamma e
il papà si guardano e sorridono.
Il giorno del 12 maggio, quell'anno, fu davvero un giorno speciale; mamma e papà non
andarono al lavoro e Cloe non andò a scuola né a danza o in piscina. Tutti e tre, con Mattia,
passarono l'intera giornata al parco dove fecero un pic-nic e giocarono tutto il giorno. Proprio come
se fosse domenica e non giovedì. E sull'altalena, spinta dal papà volando sempre piùin alto, a
toccare il cielo, Cloe fu così contenta che le si illuminò il viso di un sorriso grande.