Page 34 - Narrare i diritti
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Così si avvicina anche il momento del compleanno di Cloe, nel mese di maggio. Una sera a cena, la


         mamma le domanda: “Cloe,il 12 maggio ormai è vicino. Per il giorno del tuo quinto compleanno, che

         cosa vorresti? Portiamo una bella torta a scuola, per festeggiare coi tuoi compagni? Poi, li invitiamo

         tutti a casa per il pomeriggio e continuiamo a fare festa? Magari chiamiamo anche un mago e un


         giocoliere, oppure preferisci fare la tua lezione di danza, per non rimanere indietro? dimmi tu cara,

         quello  che  preferisci.  Compi  cinque  anni,  è  un  momento  importante  che  dobbiamo  festeggiare

         facendo proprio quello che vuoi tu” “Davvero mamma? Possiamo proprio fare tutto quello che voglio


         io?” Chiede Cloe con stupore. “Sì certo, purchè tu chieda una cosa che sia possibile” conferma la

         mamma. “Va bene, mamma, allora voglio pensarci bene per non sprecare questa occasione. Poi ti

         dirò che cosa preferisco fare per il mio compleanno” dice Cloe. “D'accordo, è giusto. Solo decidi per


         tempo,  perché  per  organizzare  una  grande  festa  non  si  può  partire  all'ultimo  minuto”  conclude  la

         mamma.

         Così Cloe comincia a pensare, a ricordare tutte le feste dei suoi amici alle quali ha partecipato, a tutti


         i regali bellissimi che potrebbe richiedere a mamma e papà e poi, d’un tratto, decide come sarà il

         giorno del suo quinto compleanno. Così una sera a cena, comunica ai genitori: “Mamma, papà, ho

         deciso. So come vorrei che fosse il giorno del mio compleanno.” “Bene, allora dicci, Cloe, così ci


         organizziamo” dice la mamma, mettendosi a sedere ed ascoltando con attenzione, pur continuando

         ad imboccare il piccolo Mattia.
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