Page 39 - Narrare i diritti
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Anche il piccolo Natostanco Asinelli non era portato per gli sforzi fisici ed era piuttosto, come dire, un


         intellettuale,  un  sognatore,  un  narratore  così  quando,  come  mamma  e  papà,  veniva  caricato  di

         sacchi e granaglie,  la sua mente viaggiava verso altri paesi ma le sue gambe non lo seguivano di

         certo!


         In  un  afoso  giorno  d’estate  accadde  che  i  cuccioli,  stanchi  del  duro  lavoro,  si  trovassero  ad

         abbeverarsi alle fresche acque del ruscello che scorreva vicino alla grande quercia dietro la stalla.


         Dopo aver bevuto decisero di riposarsi all’ombra della quercia.

         Ciascuno si accovacciò vicino al grande tronco, e mentre Zoppolino lisciava con la coda la solida


         corteccia, s’accorse di una piccola porta che nessuno aveva mai visto prima.

         I quattro amici, incuriositi, dischiusero quell’uscio e… sorpresa!

         Dentro trovarono un paese uguale al loro, sul cocuzzolo della collina, con la casa un poco scalcinata


         e con l’ampia stalla accanto. Sembrava proprio la loro.

         Si guardarono intorno strabiliati! eh sì! Vi era anche la grande quercia proprio lì, vicino al ruscello, nel

         mezzo del prato, dietro la stalla.


         Ma  la  cosa  straordinaria  era  che  tutto  intorno  c’erano  cuccioli  come  loro  che  invece  di  lavorare,


         correvano, giocavano, facevano girotondi, leggevano libri, qualcuno anche si riposava e

         dormicchiava all’ombra della quercia.
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