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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2010


            A Castagnabuona, loro città natale, gli inseparabili Ceppolina e Cinghialone ritrovano il
            loro amico Aurelio Fierro, in una situazione alquanto comica e “pericolosa”, e da qui la
            scena si carica di incontri, gangster e sparatorie: 75 milioni di euro nel cruscotto, un boss
            dell’ ‘ndrangheta alle calcagne, una prostituta accoccolata nel sedile posteriore dell’auto
            ed una corsa sfrenata, carica di una dolce nostalgia che riempie i cuori dei tre amici e che
            conduce il lettore in modo “indolore” e leggero.
            Il romanzo ci porta a spasso: a volte seduti in uno dei sedili della macchina, altre a spiare
            da una fenditura, altre ancora a guardare da un marciapiede, rendendo facile seguire le
            comiche vicende de personaggi primari e secondari, per le quali il romanzo si può
            arrogare il vanto di strappare qualche risata irrefrenabile.
            Il linguaggio semplice è alla portata di tutti ed è coerente con la storia: “quotidiana”e
            verosimile.
            Lorenzo Licalzi ha voluto in qualche modo far rivivere ad ognuno, nel suo piccolo, le
            emozioni della propria individuale infanzia e le suggestioni dei paesaggi nostrani, carichi
            di atmosfere ricche e tradizionali che si manifestano anche nell’uso del dialetto.
            La chiave di lettura del romanzo, infatti, è il background pittorico che va dall’ambiente
            marino, in cui le onde si infrangono sugli scogli, al bar Pippi, luogo di aggregazione,
            aperto alla cittadina locale, dalle colline tinte di giallo e dalle mimose in fiore al “solito”
            locale Ditasudicie, luoghi nei quali “vive” l’amicizia dei tre, sempre pronta a ritrovarne le
            molteplici risonanze emotive.



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            Recensione del romanzo di Donato Carrisi “Il suggeritore”


            23 febbraio 2010 - Libri.

            Un respiro affannoso e il forte battito del cuore sono la sinfonia che accompagna la
            lettura del primo capolavoro del criminologo, sceneggiatore e ora scrittore, Donato
            Carrisi: “Il suggeritore” (Longanesi editore).Ci azzardiamo a buttare l’occhio tre righe
            più giù, in cerca di rassicurazioni, ma la paura di leggere la riga successiva è il terrore di
            voltare l’angolo, perciò, accovacciati in poltrona o rintanati sotto le coperte, spostiamo,
            con il minor rumore possibile, le pupille di parola in parola, e..”Dio è silenzioso, il male
            sussurra”…ne prendiamo sempre più atto.Assieme al criminologo Goran Gavila e alla
            sua Squadra Speciale, cadiamo nel buio dell’incertezza a partire da un cimitero di braccia,
            e se come loro ci sentiamo rincuorati dall’arrivo di Mila Vasquez, investigatrice
            specializzata nel ritrovamento di…, veniamo ripetutamente scoraggiati ad ogni manciata
            di righe.Le guance in fiamme e le mani gelate accompagnano l’inquietudine che ci
            rapisce, rendendoci partecipi di una storia che purtroppo appare troppo reale, tanto da



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