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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2010


            volete un confronto, chi lo conosce, ne apprezza il sapore, e chi non lo conosce, non sa
            di cosa si tratta. Un altro motivo fondamentale è la lentezza dei libri. Un ragazzino oggi
            vede in un minuto di cartone, quello che richiederebbe 5 minuti se dovesse essere
            rappresentato in teatro, e molto di più se deve essere letto. La lentezza dei libri scoraggia
            molto i ragazzi, per questo molti classici della letteratura per loro sono una scocciatura.
            Come sono cambiati i gusti e le esigenze dei giovani e giovanissimi lettori nel corso del
            tempo?
            I ragazzi di “oggi” e di “ieri” leggono molto nella prima infanzia (il problema è che
            crescendo, smettono appunto) ma i gusti cambiano sempre…Negli anni 70’ i librogame,
            negli anni 80’ i racconti su Geronimo Stilton, “Piccoli brividi” (di Robert Stine) negli
            anni 90’. Poi Harry Potter, all’inizio del ventesimo secolo. Molti si chiederanno:”Perché
            ha avuto così tanto successo?”La risposta è semplice – siamo in fase di fantasia,
            oroscopi, carte che osserviamo dai Mass Media. I ragazzi hanno bisogno di fantasticare,
            hanno bisogno della magia.
            Come si può stimolare nei giovani il piacere e l’abitudine alla lettura, a parte dare il buon
            esempio?
            Leggendo a voce alta, cosi dimostriamo di volerli bene, perché non chiediamo nulla in
            cambio. Non bisogna mai imporre, ma proporre.


                                                                                         Prychko Maryna




            Un davanzale su due culture

            23 febbraio 2010 – Società e Varie.


            Io vivo nella convinzione che le barriere tra immigrati e italiani siano state abbattute, ma
            ogni volta che sento un episodio spiacevole di manifestazione di razzismo in forma
            diretta o indiretta, mi rendo conto di vivere all’interno di una campana di vetro.
            Personalmente, non mi pongo il problema di essere italiana o straniera: mi sento
            cittadina del mondo! Se il mondo è diventato un villaggio, è giusto che ognuno si sposti
            dove desidera, dove possa trovare felicità, pace interiore e soddisfazione personale, senza
            che, una volta arrivato in un paese, venga visto con sospetto e considerato”il diverso”.
            Certo: è diverso, questo è un dato di fatto, ma il mondo è bello perché è vario! Io mi
            ritengo fortunata: sono nata in Italia, ma ho i genitori marocchini, quindi sono di origine
            araba e in 17 anni non mi sono mai sentita vittima di atteggiamenti di razzismo. Ogni
            persona può rendersi conto che non esiste neppure un motivo per essere razzisti: il
            problema principale è l’ignoranza. Al razzista direi:”Perché ce l’hai con uno più scuro di
            te? Non sei forse tu che hai un disagio dentro? “Perchè non cerchiamo d’imparare l’uno
            dall’altro? Siamo umani entrambi, teniamoci per mano e guardiamo avanti, al futuro!”
            Non bisogna dimenticare che la storia che oggi l’Italia vive, rispetto ad altri amici che
            cercano la terra promessa, un futuro, una dignità, è la storia stessa dell’Italia di ieri perché



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