Page 8 - 2010_blog
P. 8

Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2010


            mansioni lavorative e gli orari di come suddividere le mansioni della comunità,
            interamente svolte dai ragazzi presenti. Bisogna lavare gli indumenti, stirarli, riassettare le
            camere, cucinare con la supervisione di un cuoco esterno e preparare le tavole.
            Svolgono anche alcune attività che aiutano loro a mantenersi, come la gestione di una
            serra, l’organizzazione di ricevimenti vari, la costruzione di opere edili per la comunità, il
            restauro di mobili d’antiquariato e la vendita diretta al pubblico dei prodotti nelle sagre e
            fiere paesane. Per i ricevimenti utilizzano le sale o meglio ancora, se durante la bella
            stagione, il giardino.
            La serra, invece, si trova il in luogo distante dalla sede, dove coltivano piante e fiori da
            rivendere anche in occasioni particolari davanti alle scuole.
            Tutti i problemi privati o di gruppo che insorgono durante l’arco della giornata vengono
            discussi tutti insieme tramite la chiamata alla riunione da una campanella posta al centro
            del cortile dove tutti possono sentirla.
            E’ pur vero che in queste strutture nessuno vorrebbe mai entrare perché si è comandati e
            limitati; ma con il coraggio di credere negli operatori e in se stessi riuscendo a valutare i
            lati negativi della sofferenza, si può trovare la forza di valorizzare e apprezzare
            nuovamente la vita con la voglia di viverla.



                                                                                        Barbara Baravelli








            27 gennaio 1945. IL BAROZZI RICORDA…

            12 febbraio 2010 - Varie.

            « Non siete venuti in un sanatorio, ma in un campo di concentramento tedesco. Da qui
            non c’è altra via d’uscita che il camino del crematorio. Se a qualcuno questo non piace,
            può andare subito contro il filo spinato. Se in un trasporto ci sono degli ebrei, non
            hanno diritto a sopravvivere più di due settimane, i preti un mese e gli altri tre mesi »
            …Queste sono le parole con cui il primo direttore di Auschwitz 1, Karl Fritzsch, ha
            “accolto”
             i primi deportati ebrei, destinati a vivere sulla loro pelle tutta la crudeltà del genere
            umano, concentrata ed esplosa in quegli anni bui della nostra storia. “Bui” non perché ha
            una connotazione con il medioevo, bensì con l’offuscamento della ragione, che ha spinto
            il genere umano a trasformarsi in bestie senza cuore, pronti ad uccidere, spiare e …4
            giugno passeranno 70 anni da quel giorno, e il 27 gennaio sono passati 65 dalla
            liberazione di Auschwitz, cittadina polacca tristemente nota nel tutto mondo per
            l’insieme di campi di concentramento in cui i nazisti hanno tolto le vite a più di
            1.000.000 persone, tra cui gli ebrei, zingari, oppositori politici ed omosessuali.
             “Un treno per Auschwitz” è uno tra i progetti che la fondazione “Fossoli” propone alla
            nuova generazione – viaggio, che serva a far vivere un’esperienza unica, che ha lo scopo


                                                            8
   3   4   5   6   7   8   9   10   11   12   13