Page 28 - Narrare i diritti
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“E non cadono?”

          “Sì, quando sono molto piccoli, ma poi imparano.”

         Ortiz racconta:


         “Anzi, i grandi oramai non se lo ricordano più, ma millenni e millenni fa, gli uomini camminavano su

         tutte  e  quattro  le  gambe,  e  non  vedevano  altro  che  il  sedere  di  quello  davanti.  Mangiavano  solo


         radici e formiche che raccoglievano da terra, finché un giorno, un piccolo molto curioso, stanco


         delle radici, che erano amare, e delle formiche, che continuavano sempre a muoversi in bocca e

         facevano  il  solletico,  prese  coraggio  e  iniziò  ad  andare  in  giro  cercando  qualcosa  di  meglio  da


         mangiare.  Cerca e ricerca, trovò solo ghiande troppo dure e  teneri rami verdi che non avevano né

         succo e né sapore. E continuò a cercare, tra i cespugli della foresta e l’erba dei prati.

         Una mattina, correndo sulle sue quattro gambe con lo sguardo fisso a terra andò a sbattere contro il


         tronco di un albero, chiuse gli occhi per il dolore tremendo e sentì un soave profumo mai sentito

         prima.  Aprì  lentamente  gli  occhi  e  trovò  accanto  a  sé  una  cosa  tonda,  rossa  e  lucida,  caduta

         dall’albero.


         Il piccolo, per la gran fame, diede un grosso morso. La cosa rossa, tonda e lucida si rivelò dolce,

         saporita e succosa.
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