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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2013

            hanno seguito con interesse e partecipazione tutti gli interventi e nella seconda parte
            della giornata si sono confrontati con le nuove sfide che VdB vorrebbe superare, una tra
            tutte la pubblicazione del Mensile. Voci dal Branco è gratuito ed aperto a tutte le scuole.
            Chiunque sia interessato può unirsi a noi; la redazione si riunisce ogni 15 giorni al Memo.



                                                                                        Ismaele El Swaky






            Crollo in classe al Sigonio “Tanta paura e tante balle”


            6 dicembre 2013 - Scuola.


            C’è ancora paura nelle parole delle alunne G. e R.
            quando ricordano il giorno della caduta
            dell’intonaco al Sigonio. Le abbiamo intervistate per
            sapere la verità .
            Raccontaci brevemente l’accaduto.
            G. «Alla quinta ora di venerdì 15 novembre si è
            staccato un pezzo di intonaco dal soffitto un po’ più
            grande di 20 centimetri. Fortunatamente ci è caduto
            davanti, ma l’impatto con il banco ha creato
            calcinacci e polvere, la quale mi è finita negli occhi.
            Non riuscivo ad aprirli e dopo averli tamponati con
            del ghiaccio sono stata meglio, ma sono comunque
            andata al pronto soccorso per accertamenti (vari esami e un lavaggio oculare). I referti li
            ho poi consegnati alla presidenza poiché mi erano stati richiesti».
            Quindi è successo tutto all’improvviso. Non c’erano crepe o altro che potevano
            segnalare questo tipo di pericolo?
            R. «C’era una lieve crepa in quel punto, niente di più. A parte quello sembrava tutto
            normale».



            G. «Io non l’avevo nemmeno notata quella crepa, talmente era lieve».
            Come ha reagito la classe?
            G. «Noi due siamo rimaste pietrificate, poi abbiamo visto che tutti i nostri compagni
            avevano pensato ci fosse una scossa di terremoto: alcuni si sono messi addirittura sotto i
            banchi. In seguito ci siamo precipitati fuori insieme alla professoressa. L’accaduto ha
            attirato l’attenzione delle classi vicine e l’aula è rimasta aperta mentre studenti e
            professori entravano per capire quello che era successo, era una situazione di scompiglio
            generale. Ma più che preoccupazione c’era la curiosità, l’interesse per quello che era
            accaduto. Poco dopo sono arrivati anche i due tecnici della scuola».




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