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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2012
2011: noi c’eravamo!
1 gennaio 2012 - Società.
È difficile racchiudere in poche battute tutto quello che è successo nel mondo in questo
2011 ed è ancora più ingiusto escludere le nostre singole vite dalla storia, d’altro canto
diceva Croce: “La storia nostra è storia della nostra anima; e storia dell’anima umana è la
storia del mondo.”
Tra tutta la storia che si è scritta e tutta quella che si è raccontata c’è stata la gioia, la crisi,
la morte e la vita di migliaia di persone, persone comuni che non finiranno nei libri di
storia e che nessuno mai ricorderà o citerà.
Eppure c’era; era lì alla televisione, alla radio, stava cucinando o dormendo, ognuno di
noi stava facendo la propria storia, mentre la Storia faceva il suo corso. E in tanti giorni
normali di routine noi c’eravamo: c’eravamo quando è scoppiata la primavera Araba e
quando i grandi rais cadevano. C’eravamo a Bengasi mentre scoppiava la rivolta.
C’eravamo in Giappone mentre le case crollavano e il mare inghiottiva la terra e con essa
la nostra vita. Noi italiani c’eravamo mentre si diceva NO al nucleare. C’eravamo a Roma
mentre festeggiavamo il 150° anno dell’unità del Bel Paese, ed eravamo all’Onu mentre si
decideva della guerra in Libia. Eravamo lì quando Osama Bin Laden morì, anche se non
sappiamo né dove né come. Eravamo a Roma, Londra e Madrid tra gli indignados e
assistevamo impotenti alla distruzione della capitale. C’eravamo a Ground Zero al 10°
anniversario dell’Attentato alle torri Gemelle. Eravamo al CERN mentre i neutrini
superavano la velocità della luce. C’eravamo mentre morivano Jobs, poi Simoncelli e
infine Gheddafi. C’eravamo in Liguria e in Sicilia. C’eravamo tutti quando annunciavano
che siamo diventati 7 miliardi!
Mi sembrava un giusto tributo a tutti coloro che pur vivendo nell’anonimato permettono
a queste notizie di essere importanti. E mentre tutto passa, noi ci siamo ancora. Con un
altro anno sulle spalle, pieno di esperienze, di ricordi, di speranze e di vita. Tutte cose
che ci porteremo nel 2012, nella speranza di esserci ancora e di poter raccontare ancora
le grandi cose che nel mondo succedono.
Ismaele El Swaky
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