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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2011

            sviluppo umano stilata dalle Nazioni Unite (UNDP index). L’isola è abitata da oltre 9
            milioni di persone, la metà delle quali vive con meno di un dollaro al giorno. Il 45% degli
            haitiani è composto da giovani e bambini, molti dei quali, orfani di entrambi i genitori,
            abitano in istituti o per la strada. La concentrazione di malati di AIDS è altissima e la
            sicurezza sociale è minata da scontri armati tra le gang della malavita.
            Senza dimenticare che nel 2008, in poco più di tre mesi, l’isola è stata colpita
            dall’uragano Hanna, dalla tempesta tropicale Fay, dall’uragano Gustav e dal ciclone Ike.
            La popolazione di Haiti vive attualmente una gravissima crisi umanitaria: i danni alle
            infrastrutture rendono difficili spostamenti e comunicazioni, violenza e disperazione
            alimentano l’insicurezza delle persone e la disponibilità di acqua, cibo e strutture sanitarie
            è limitata.


            L’INTERVENTO DEL CESVI: PRIORITA’ ALL’ACQUA



            Il Cesvi è presente ad Haiti dal 2009 con un progetto finanziato da ECHO, il Servizio
            per gli Aiuti Umanitari e la Protezione Civile della Commissione Europea, per lo
            sviluppo agricolo nell’area di Les Cayes (a 4 ore di auto dalla capitale Port-au-Prince).
            Nei giorni immediatamente successivi al sisma, Cesvi si è mobilitato in Italia per attivare
            un coordinamento per il soccorso umanitario e ad Haiti per inviare staff esperto e aprire
            un ufficio nella capitale.
            Dopo una settimana è iniziata la distribuzione di acqua potabile sia a Port-au-Prince che
            nelle zone più periferiche e dimenticate dagli aiuti internazionali: un camion cisterna da
            11.000 litri veniva riempito e svuotato almeno 3 volte al giorno.
            Occuparsi del problema “acqua” non significa però solo soddisfare il bisogno di bere. A
            Grand Goave e Petit Goave, due località situate nell’epicentro del terremoto e abitate da
            oltre 300.000 abitanti, il Cesvi ha riabilitato e costruito latrine, docce, canali di scolo,
            lavatoi, pozzi e cisterne. Insieme a questo lavoro è iniziata la distribuzione di kit igienici
            accompagnata da un’attività di educazione igienico-sanitaria. L’accesso all’acqua è
            essenziale non solo per bere e cucinare, ma anche per migliorare la condizioni igieniche
            riducendo il rischio di epidemie.


            PRESENTE E FUTURO



            L’emergenza è passata, ma la ricostruzione è ancora lontana. Le crisi da affrontare
            quotidianamente sono tante e la stagione delle piogge, cominciata nei mesi successivi al
            terremoto, ha messo in ginocchio la popolazione haitiana. 1 milione e 200 mila persone
            vivono ancora nelle tende.
            Grazie alla generosità del nostro Paese, Agire, la rete di organizzazioni umanitarie italiane
            di cui fa parte anche Cesvi, ha raccolto 14 milioni e mezzo di Euro. A 180 giorni dal
            terremoto, le Ong di Agire hanno dato riparo provvisorio a 35 mila persone; dotato di
            servizi igienici e impianti sanitari 41 campi di accoglienza; coinvolto 25 mila bambini dai



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