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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2011
Somaliland, relativamente più tranquilla, hanno portato allo sfollamento di centinaia di
persone.
L’incolumità fisica delle donne è uno dei problemi più gravi nei campi di sfollati,
specialmente a Galkayo, dove si registrano casi di violenze sessuali oltre ad attacchi e
pericoli di ogni genere.
L’accesso all’educazione e alla sanità primaria per i bambini sfollati è tra le peggiori al
mondo. Un bambino su 5 è gravemente denutrito e centinaia di migliaia sono a rischio di
morte.
Il sovraffollamento e la mancanza dei servizi sanitari e igienici di base sta creando
un’enorme emergenza sanitaria. C’è una latrina ogni 212 persone. La denutrizione e l’alta
incidenza di patologie legate all’insalubrità dell’acqua sono fattori che si rafforzano a
vicenda, creando un circolo vizioso di malattia e di morte.
Il lavoro delle agenzie internazionali nel Paese è difficile e pericoloso: la distribuzione di
scorte d’acqua, di cibo e di farmaci è spesso ostacolata da attacchi di pirati, blocchi
stradali e incursioni di gruppi armati.
L’INTERVENTO DEL CESVI: CURE SANITARIE
Il Cesvi gestisce 5 centri di salute primaria nelle zone di Hiran e Mudug grazie al
supporto di ECHO, il Servizio per gli Aiuti Umanitari e la Protezione Civile della
Commissione Europea.
In questi centri sono disponibili cure gratuite per adulti, madri e bambini.
Ogni centro è dotato di una maternità di base per i parti semplici, con uno staff esperto
di infermiere e ostetriche. In questi stessi luoghi vengono effettuate visite, somministrati
farmaci (malaria, diarrea, infezioni della pelle sono le malattie più comuni) e curati gli
infortuni traumatici.
Cesvi garantisce un servizio di taxi-ambulanza su tutto il territorio, collegando ogni
villaggio con i centri di salute o l’ospedale di zona. Le due ambulanze raggiungono quasi
50 tra villaggi e città, assistendo più di 300 mila persone. I villaggi distano di solito
almeno 1 o 2 ore di automobile dalla struttura sanitaria più vicina, e in alcuni casi anche
più di 4 ore dall’ospedale.
Il Cesvi ha creato una rete di comitati di salute comunitari sul territorio per garantire
l’accesso alle ambulanze e al personale medico in tutte le aree del progetto. Tale rete
svolge anche la funzione di “sistema di allarme” rapido in caso di epidemie, ad esempio
di colera o tubercolosi.
HAITI – UN’EMERGENZA COMPLESSA
Il terremoto che il 12 gennaio 2010 ha devastato l’isola di Haiti ha provocato oltre 220
mila morti, più di 300 mila feriti e almeno 1 milione e 200 mila senzatetto.
Ma questa catastrofe naturale è un’emergenza che si somma a quelle già presenti e che da
tempo rendono difficile la vita nel Paese caraibico.
Prima del sisma Haiti si trovava al 149° posto su 182 Stati nella graduatoria dello
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