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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2011
presentata con successo nell’ambito di BergamoScienza e in programma a Nova Gorica
nella primavera 2011.
Un portale in italiano e in inglese, rivolto principalmente ai ragazzi di 15-25 anni,
per spiegare in modo semplice ma “scientifico” cosa sia una crisi umanitaria, invitando
gli utenti ad approfondire due case-history reali, il terremoto di Haiti e la guerra in
Somalia.
Un percorso virtuale ricco di stimoli in cui il messaggio educativo viene trasmesso
sfruttando la dinamica del gioco e le modalità comunicative dell’intrattenimento. Tra
queste, la simulazione di un terremoto, un gioco “ad incastri” per conoscere i settori
dell’intervento umanitario e le loro priorità, un’isola virtuale su cui collocare gli attori
umanitari internazionali. E ancora, un monitor interattivo per scoprire la dotazione
medica delle auto-ambulanze che Cesvi usa nei progetti sanitari in Somalia e un quiz sul
tema dell’acqua per riflettere sull’importanza di questa risorsa in un contesto difficile
come quello haitiano.
Un particolare approfondimento è dedicato a due emergenze complesse tra le più gravi a
livello mondiale, originate da cause molto diverse tra loro: il terremoto che ha colpito
Haiti nel gennaio 2010 e l’instabilità socio-politica che da decenni affligge la Somalia. In
entrambi i Paesi Cesvi ha potuto intervenire in modo tempestivo grazie ai finanziamenti
di ECHO: nel primo caso dando priorità all’approvvigionamento dell’acqua e nel
secondo intervenendo in campo sanitario.
Per informazioni per la stampa:
Ufficio Stampa Cesvi:
Sara Maresca, tel. 035 2058021, cell. 331 1772001, fax 035 260958
saramaresca@cesvi.org
Stefania Bettoni, tel. 035 2058047 stefaniabettoni@cesvi.org
www.cesvi.org/salastampa
SOMALIA – LA PIÙ DRAMMATICA CRISI UMANITARIA
MONDIALE
La Somalia è il Paese meno sicuro al mondo secondo le Nazioni Unite. Qui si sta
consumando in silenzio una delle più complesse e prolungate crisi umanitarie di sempre.
Devastato da quasi 20 anni di instabilità politica e da lotte tra governi, gruppi armati,
fazioni e clan per il controllo dei territori. Senza dimenticare le alternanze tra
inondazioni e siccità che rendono difficile, se non impossibile, sfruttarne il terreno.
Quasi 4 milioni di somali hanno bisogno di aiuto per sopravvivere, gli sfollati sono
almeno 1 milione 200 mila e le infrastrutture sono quasi del tutto inesistenti. Secondo
l’Alto commissariato per i Rifugiati delle Nazioni Unite (UNHCR), sarebbero almeno
400 mila le persone che hanno abbandonato la capitale Mogadiscio e vivono accampate
sui bordi della strada fuori dalla capitale. Gli scontri fra clan anche nella regione del
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