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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2011

            l’istituto sono andati avanti senza confronto”.
            Anche i genitori hanno espresso il loro parere:”Mi chiedo quali siano le principali
            motivazioni dell’occupazione che non porterà nessun esito, in quanto il governo Monti,
            appena salito, deve ancora attuare riforme scolastiche”, afferma una mamma indignata
            per la perdita dei giorni di scuola.
            Ecco la testimonianza di alcune studentesse :
            - “ Questa occupazione ha avuto tutte le buone motivazioni per incominciare, però è
            stata molto disorganizzata e, man a man che i giorno passavano, i ragazzi, che prima
            erano coinvolti, hanno abbandonato il progetto. Ora giudicano questa esperienza
            negativamente per il poco rispetto di alcuni maleducati che non si sono curati
            minimamente di pulire il caos in cui hanno lasciato la scuola” .
            “Credo che l’occupazione andava fatta , avrei preferito che fosse organizzata meglio e
            che fosse durata di più. Gli studenti si lamentano sempre ma non fanno niente per
            esprimersi e migliorare la scuola”.
            Un rappresentante d’Istituto alle domande “ Chi pensi di rappresentare e perché hai
            occupato proprio il Deledda moda”, risponde “Ho occupato per i diritti e la libertà che
            ci tolgono le banche”, “Non mi interessa di rappresentare tutti gli studenti ma solo me
            stesso e le mie idee, che nessuno vuole ascoltare. Ho scelto di occupare il Deledda
            perché al Cattaneo c’erano le forze dell’ordine, l’occupazione è stata inutile, dato che
            siamo solo all’inizio di una futura catena di occupazioni”.
            I bidelli si sono messi all’opera per ripulire l’edificio aiutati da tecnici, bidelli e impiegati
            che il preside ha mandato dal Cattaneo. Alle 9,30 circa sono riprese le lezioni.








            Presentazione del libro “A scuola nessuno è straniero”


            14 dicembre 2011 - Libri.


            “ Un nuovo modo di parlare degli immigrati”, dice l ‘autrice del libro Graziella Favaro a
            Memo
            Il 30 novembre dalle 17.00alle 19.00, presso il Multicentro educativo “Memo “ di
            Modena, si è tenuto una conversazione con la scrittrice, esperta di integrazione, Graziella
            Favaro che ha presentato il suo ultimo libro “A scuola nessuno è straniero”. Ha aperto
            l’incontro, durante il quale sono stati letti brani di giovani narratori stranieri, l’assessora
            alla pubblica istruzione Adriana Querzè.
            Il libro, spiega la scrittrice, è un viaggio nella scuola multiculturale italiana , dove
            l’integrazione degli stranieri ha subito un cambiamento anche in funzione del nuovo
            ritratto dello straniero. Oggi il 42% degli studenti stranieri, che frequentano la scuola,
            sono nati in Italia ,quindi, sono italiani di fatto ma non ancora di diritto. Il volume oltre a
            raccontare esperienze di integrazione e di educazione interculturale della scuola italiana,



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