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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2010
entusiasmo, è quello di sensibilizzare i giovani sull’importanza di comportamenti
responsabili nella lotta all’Hiv in un luogo – la libreria – considerato per eccellenza
“casa” della cultura.
In collaborazione con il Segretariato Studenti di Medicina (SISM), è stata inoltre
organizzata un’attività di marketing non convenzionale all’interno delle Università di
Milano e di Genova: centinaia di studenti delle diverse facoltà hanno infatti partecipato a
una mobilitazione pacifica per testimoniare la loro adesione alla campagna di lotta
all’HIV/AIDS, entrando tutti insieme in due preservativi giganti allestiti per l’occasione.
Per queste ragioni, Cesvi ha deciso di organizzare un altro Virus Free Day per il primo
dicembre 2010 , in collaborazione con i suoi partner italiani e internazionali.
Il contesto
Nonostante alcuni risultati positivi raggiunti dalle campagne passate (tra cui VFG e VFD
2009), l’Italia continua a presentare una serie di fattori specifici che rendono la lotta
all’HIV/AIDS meno efficace e partecipata che in altri paesi Europei.
Sul piano istituzionale, lo stanziamento dei fondi per l’Aiuto allo Sviluppo ha fatto
registrare una battuta d’arresto, con meno dell’1% del PIL destinato a interventi nel Sud
del Mondo. Anche le rate del Fondo Globale per la lotta all’Aids, alla Malaria e alla
Tubercolosi non sono state pagate dal Governo di Roma per gli ultimi anni.
In aggiunta, l’opinione pubblica è tradizionalmente fredda rispetto ai problemi e alle
sfide dei paesi emergenti, e l’HIV in particolare viene presentato attraverso messaggi
sensazionalistici e semplificatori. Le nuove generazioni mostrano una scarsa conoscenza
dei metodi di prevenzione della malattia. Nonostante il successo iniziale delle campagne
di sensibilizzazione negli anni ’80 e ’90, le statistiche indicano che il 22% dei giovani
italiani dichiara di non usare contraccettivi e di non curarsi dei rischi legati alle malattie
sessualmente trasmissibili.
Di fronte a questi dati, gli sforzi della società civile e delle ong si concentrano sugli
Obiettivi del Millennio, per sottolineare il divario esistente tra Nord e Sud del Mondo e
che l’HIV/AIDS è ancora una minaccia globale, in particolare per gli uomini e le donne
dell’Africa Sub-Sahariana.
La strategia adottata da Cesvi negli ultimi anni è quella di presentare il tema della
prevenzione e dell’educazione sessuale nel Nord del Mondo come contributo alla lotta
alla pandemia nel Sud. Promuovendo un comportamento responsabile in materia di
prevenzione, Cesvi intende spiegare che l’educazione e la sensibilizzazione possono
contribuire a migliorare la situazione nei paesi in via di sviluppo. Per questo vengono
riportate anche storie di successo e buone pratiche utilizzate nei progetti che Cesvi
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