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Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2010
Oggi a 150 anni dell’unificazione d’Italia ci sentiamo certamente italiani, dal nord al Sud.
Ancora prima delle guerre risorgimentali ci ha unito una lunga storia comune di lingua e
cultura. Ma ci siamo accorti di essere tutti italiani solo quando nelle fabbriche del nord,
alla FIAT, nelle ceramiche di Sassuolo e nei maglifici di Carpi allo stesso banco di lavoro,
si sono incontrati uomini e donne che venivano da ogni parte d’Italia. Solidali nel lavoro
solidali e affratellati nella ricerca di una migliore condizione di lavoro e di un’Italia
diversa. O quando i bambini figli di immigrati meridionali, imparavano l’italiano e la
storia patria tenuti per mano dalla brava maestra di turno.
Così sarà, ci auguriamo, per i futuri cittadini italiani figli di altri immigrati e che sono
arrivati in Italia da altre patrie.
Beppe Manni
BergamoScienza 2010 ospita la prima europea di “La Scienza
dell’Emergenza. Il cuore partecipa, il cervello agisce”
15 novembre 2010 - Mostre, Società e Varie.
Una mostra multimediale e multisensoriale organizzata da Cesvi e dalla Commissione
Europea per informare, educare e vivere
le dinamiche del lavoro umanitario nelle grandi emergenze internazionali.
“Cosa succede quando esplode una crisi umanitaria? Quali sono i soggetti che
intervengono? Con quali strumenti? Quali priorità?” - Queste sono solo alcune delle
domande a cui vuole dare risposta la mostra “La Scienza dell’Emergenza”, promossa
da Cesvi in partnership con ECHO – Servizio per gli Aiuti Umanitari e la Protezione
Civile della Commissione Europea, dal 2 al 17 ottobre all’interno
dell’evento BergamoScienza 2010.
Le parole chiave sono due: infotainment e edutainment, informare ed educare attraverso
la dinamica del gioco e le modalità comunicative dell’intrattenimento. Divertendosi e
partecipando attivamente, i fruitori della mostra – in primo luogo giovani di 15-25 anni –
possono apprendere i principi e le dinamiche del lavoro umanitario nelle grandi
emergenze internazionali.
Dimenticate i tradizionali allestimenti, fatti di pannelli e didascalie: in questa mostra il
pubblico entra in uno spazio colorato e ricco di stimoli in cui il mondo degli aiuti
umanitari viene spiegato attraverso “isole tematiche” che non hanno steccati fra di
loro, giochi di ruolo che vogliono coinvolgere in prima persona i visitatori e soluzioni
innovative che puntando sulle emozioni e sulla sensorialità. L’interazione è creata tramite
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