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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2010


            Ci racconta i suoi inizi ?
            Abitavo in una famiglia povera, con quattordici fratelli ed un papà che ha pensato bene
            di non assumersi le proprie responsabilità e di andarsene. La strada mi ha “adottato” e io
            “assorbivo” tutto ciò che essa e i suoi margini mi insegnavano. Mi sono fatto degli idoli,
            tra cui il mito del forte, il boss, il camorrista, perché in lui vedevo la realizzazione della
            mia vita. Per farne parte, la Camorra non chiede il curriculum, non chiede altro che la
            capacità di avere coraggio. Purtroppo oggi la Camorra è quella che riesce a dare lavoro.
            Ho bruciato molte tappe per crescere in fretta perché di solito stavo assieme a persone
            molto più grandi di me che mi vedevano come una giovane promessa di camorrista.
            Guadagnavo un milione delle vecchie lire al giorno.
            La religione è stato un elemento importante nel suo cambiamento?
            Si, ma più che altro la fede, perché è per fede che si è salvati. Mi ha salvato il fatto di
            capire di essere amato. Il parroco di Scampia un giorno mi ha detto: “Davide, Dio ti ama
            come chi non sa fare altro”. Poi in carcere ho conosciuto il Vangelo, che per me è stato
            fondamentale.
            Chi è il camorrista?
            Il camorrista non è solo quello che spara, il camorrista è anche quello che sta zitto, che
            sta in disparte, estraneo al mondo. Il camorrista è quello che si adatta, che non prende
            posizione.
            A tuo parere la Camorra è estirpabile dall’Italia?
            Tutto si può sconfiggere, quello che deve cambiare è la politica e la mentalità di tutti noi.
            Lele Lin, Alessandro Gatti, Silvio Zanoli, Angelo Verardi – ITIS Corni





            VdB FEATURING BUK…

            16 aprile 2010 - Dal Branco, Libri, Mostre, Poesie e Società.


            Sabato 13 e domenica 14 marzo si è tenuta la terza
            edizione di Buk ( dalla parola inglese book
            italianizzata) festival della media e piccola editoria,
            presso la sede del Foro Boario.
            L’evento è stato organizzato dall’associazione culturale
            “ProgettArte” di cui è presidente Francesco Zarzana,
            in collaborazione con il Comune di Modena. Questo
            festival ha appunto come scopo quello di favorire lo
            sviluppo e la crescita della piccola e media editoria. I
            moltissimi visitatori che hanno partecipato hanno
            avuto la possibilità di trovare più di 13 regioni, dalla
            Lombardia al Lazio e di incontrare più di 100 editori
            che hanno dato visibilità e presentato la loro offerta
            culturale.


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