Page 26 - 2010_blog
P. 26

Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2010


            INTERVISTA A DAVIDE CERULLO

            2 aprile 2010 - Società.


            In questi giorni in cui Modena è interessata da fatti di camorra, Voci dal Branco ha
            intervistato Davide Cerullo, nato a Scampia, autore del libro “Ali bruciate” ed ex
            membro della Camorra che ha deciso di cambiare vita.
            Ci parli della camorra?
            E’un’organizzazione criminale che usa mezzi puliti per fare cose sporche. Non è un
            fenomeno circoscritto al sud Italia è ovunque.Oggi posso affermare che è il non-senso
            della vita; non ho mai visto un uomo più morto di un camorrista.
            Chi è il camorrista?
            Il camorrista non è solo quello che spara, è quello che sta zitto, sta in disparte. Si adatta e
            non prende posizione.
            Ci parli dei tuoi inizi ?
            Abitavo in una famiglia povera, quattordici fratelli ed un papà che ha pensato bene di
            andarsene. La strada mi ha “adottato”. Mi sono fatto degli idoli, il mito del forte, il boss,
            il camorrista, perchè in lui vedevo la realizzazione della mia vita. Non chiede il
            curriculum, solo il coraggio.Oggi la Camorra riesce a dare lavoro. Ho bruciato molte
            tappe;stavo assieme a persone molto più grandi, che vedevano in me una giovane
            promessa da camorrista. Guadagnavo 500 euro al giorno.
            Ci racconti perché ti hanno sparato?
            Sono state delle persone di un clan rivale. Non riuscivano a colpire il mio capo hanno
            preso me, pesce piccolo. Sono arrivati a volto scoperto, sono scappato in un centro
            ricreativo, intrappolandomi da solo. Mi hanno seguito, mi hanno puntato la pistola alle
            gambe e poi a bruciapelo mi hanno colpito.Mi sono alzato,non sentivo dolore, poi sono
            caduto.In ospedale ho detto,che mi avevano sparato perchè mi volevano rapinare e che
            avevo reagito, così mi avevano insegnato a dire.
            Tua madre sapeva ciò che facevi?
            Sì, mi diceva solo di stare attento. Ma quando hai dentro il richiamo della strada, la voce
            autoritaria del genitore scompare. Arrivi a un punto che viene prima il capo e poi tua
            mamma.
            Cosa hai pensato quando sei stato arrestato?
            Avevo 18 anni; mi sono sentito un uomo, mi sentivo grande solo per il fatto di essere
            ammanettato. La prima volta, 16 anni, invece mi sono sentito solo.
            La religione ha cambiato la tua vita?
            Si, ma più che altro la fede, perchè è per fede che si è salvati. A me ha salvato il fatto di
            capire di essere amato. Il parroco di Scampia ha detto “Dio ti ama come chi non sa fare
            altro”.In carcere sul letto ho trovato il Vangelo,che mi ha ridato vita.
            I criminali sono irrecuperabili?
            Don Luigi Ciotti dice “Gli irrecuperabili non esistono, sono un’invenzione della nostra
            cattiva volontà”.



                                                           26
   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31