Page 22 - 2010_blog
P. 22
Articoli pubblicati nel blog VOCIDALBRANCO.IT - Anno 2010
ricordi, a partire da quando ero bambina, a Palermo. In questo libro racconto un po’ la
mia vita, tra alti e bassi, gioie e dolori.
Ha esordito anche come attrice, nel film “il 7 e l’8”. Come giudica quest’esperienza?
Penso che ogni tipo di esperienza è molto importante e ti arricchisse molto. Mi sono
divertita molto e ho lavorato con le persone simpaticissime. Devo dire che in Italia mi
conoscono come attrice, ma il mio orgoglio più grande è il riconoscimento come
ballerina di danza classica!
Lei ha sempre dato il giudizio positivo della televisione italiana…Ma cosa pensa dei
talent-show?
Penso che il talento non lo guadagni, il talento è dalla nascita. Poi la danza che si vede
alla Tv, nelle trasmissioni come “Amici”, non è paragonabile a quella delle ballerine di
teatro, perché basta qualche apparizione, e si è già famosi. Nella danza, quella vera, il
successo è guadagnato con sudore, dolore, sacrificio…tutto, per poter vivere quel
momento magico, che scompare quando si spengono le luci del palco; vai dietro le
quinte e ti aspetta di nuovo il duro lavoro. Penso che una ballerina per vocazione non è
mai soddisfatta di sé, forse quelle presuntuose lo sono, ma di solito non raggiungono
altissimi livelli.
Che sensazioni prova quando balla?
La danza è libertà di me stessa, la mia passione, il mio amore! Le sensazioni più forti le
provo quando faccio le serate di beneficienza. Per esempio quando ho fatto degli
spettacoli per bambini in fase terminale della malattia. Loro ti vedono come una
principessa, è bello poter regalare a loro un sogno, e sapere che questi sono gli ultimi
giorni della loro vita commuove tantissimo. Ci sono tanti artisti, non molti decidono di
donare qualcosa a chi è più sfortunato, invece è importante…
Che rapporto ha con i suoi genitori?
Quando ero lontano da casa mia madre mi scriveva sempre le lettere per sostenermi, mi
diceva spesso:”Mi manchi”, “Sono orgogliosa di te!”, “Ti voglio bene!”. Anziché
sentirmi meglio però, scoppiavo in lacrime. Il nostro rapporto è bello, ma soprattutto
forte. Lei non mi ha mai costretto a ballare, anzi, sentendomi piangere al telefono mi
diceva:”Ma chi te lo fa fare?Ritorna!”, e in quei momenti ritrovavo la forza di continuare,
volevo dimostrare che ce la potevo fare nonostante tutto. Penso che non è giusto che i
genitori spingano troppo, come vedo spesso quando insegno alle bambine, solo se hai
dentro un’enorme passione riesci a raggiungere le mete più significative. Mio padre
invece, all’inizio non voleva farmi andare via. Capite bene, siciliano con il suo
temperamento, io..unica figlia femmina! Adesso è molto fiero di me.
Come convive con l’invidia che le colleghe, ma non solo, provano nei suoi confronti?
Ormai non ci faccio più caso. All’inizio ci soffrivo, perché l’invidia è inutile, il mio
talento non me lo toglie nessuno, fa parte di me…
Ha mai pensato di mollare? Ci sono stati momenti particolarmente difficili?
Ci penso tutti giorni ! In generale è difficile, spesso sento la solitudine, ma non è una
solitudine triste. E’ un piccolo mondo in cui passi la tua vita, la sala di prove, ci devi
imparare a convivere e solo chi ha una forte personalità ci riesce.
22