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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2010


            Le manca l’Italia? Come si trova in Francia e soprattutto…ritornerà?
            Ho nostalgia per l’Italia, qui si sta veramente bene. Cerco di venirci il più spesso
            possibile. I francesi diciamo, mi fanno sentire un po’ così…un’italiana all’estero. Un
            giorno ritornerò in Italia, nella mia terra. Mi piacerebbe aprire un’accademia di danza e
            insegnare a ballare, utilizzando le strutture adeguate che in Italia purtroppo non ci sono.


                                                                                         Maryna Prychko
                                                                                            ITC J.Barozzi



            Intervista all’Assessore Adriana Querzè


            3 marzo 2010 - Scuola e Società.

            Abbiamo voluto sentire anche il parere
            dell’assessore Adriana Querzé, che molto
            gentilmente ci ha concesso un po’ del suo tempo.
            Da sempre è sostenitrice del nostro progetto e
            della redazione di “Voci dal B( r )anco”.
            L’assessore esordisce dicendo che la scuola
            perderà risorse, ci saranno meno tempo, meno
            laboratori con il conseguente abbassamento del
            livello dell’istruzione italiana che non sarà più
            all’altezza dei livelli europei. A furia di togliere            L'Assessore Adriana Querzè
            non si otterrà certo di aumentare la cultura dei
            ragazzi, che passeranno sempre meno tempo
            all’interno di una scuola, la quale invece di porre gli studenti sullo stesso piano e di
            abbattere le differenze, ne creerà.
            Infatti i ragazzi trascurati dalle famiglie, dove passeranno il loro tempo libero se non di
            fronte alla televisione così: in balia dei media troveranno difficoltà in una classe, dove
            magari ci sono altri che hanno alle spalle una famiglia che stimola e cerca di valorizzare le
            loro capacità È davvero illusorio allora pensare che seguendo questa strada, si potranno
            creare cittadini migliori.
            L’assessore ricorda inoltre che questa riforma non è stata condivisa dagli insegnanti, né
            sono stati adeguatamente informati i genitori, anche i presidi hanno partecipato invano a
            scioperi.
            uesta riforma è infatti caduta dall’alto, lasciando gli interessati ovvero, genitori, insegnanti
            e soprattutto i giovanissimi alle prese con la scelta della secondaria superiore, allibiti,
            indignati e in particolare persi e disorientati.
            In conclusione: questa riforma va decisamente riformata.


                                                                                           Sara Hamouda



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