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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2009


            soprattutto al disboscamento, alla caccia, all’inquinamento e al bracconaggio costituisce
            una riduzione della biodiversità, cioè della grande varietà di forme di vita esistenti sulla
            Terra. Molti studiosi segnalano il rischio di una nuova estinzione di massa simile a quelle
            che si verificarono in passato, ad esempio all’epoca dei dinosauri.
            Per evitare che questo accada è stato fondato il Vertice della Terra (Rio de Janeiro 1992):
            183 capi di stato hanno legato indissolubilmente ambiente e sviluppo. Inoltre, sono stati
            ideati i parchi nazionali e organizzazioni quali il WWF (Svizzera 1961) e GREENPACE
            (1971) contro la caccia alle balene.
            L’effetto serra è un fenomeno naturale grazie al quale il nostro pianeta mantiene una
            temperatura che permette la presenza della vita. Negli ultimi anni tutto ciò si è
            amplificato a causa di gas nocivi immessi in atmosfera (metano 15%, vapore acqueo 6%,
            CFC 24%, anidride carbonica 55%). Per questo motivo nel linguaggio comune, per
            effetto serra, si intende un eccessivo riscaldamento dell’aria in tutte le zone della Terra, di
            conseguenza solamente il 30% delle radiazioni solari vengono liberate al di fuori
            dell’atmosfera.
            Le grandi quantità di anidride carbonica emesse nell’aria derivano dalle centrali
            termoelettriche, dagli autoveicoli, dal riscaldamento delle case e dalla combustione. Le
            conseguenze di questo enorme problema possono essere veramente drastiche: lo
            scioglimento dei ghiacciai ai Poli; un innalzamento del livello del mare (allagamento di
            città costiere come New York, Calcutta, Venezia…); interferenza con le grandi correnti
            marine (corrente del Golfo del Messico) che rendono miti le zone in cui passano; lo
            scioglimento dei ghiacciai delle alte montagne; la conseguente diminuzione delle sorgenti
            di acqua potabile; la modificazione del clima, della flora e della fauna del pianeta.
            Per evitare che queste catastrofi naturali accadano è stato ideato il Protocollo di Kyoto
            (1997) che favorisce la riduzione di gas immessi nell’atmosfera, a cui l’Italia aderisce dal
            30-05-2002.
            Un altro problema di carattere ambientale è la desertificazione, cioè una riduzione o
            distruzione del potenziale biologico che può condurre a condizioni desertiche. Essa è
            dovuta alla variazione del clima, alla forte crescita demografica e al disboscamento e
            porta all’espansione dei deserti ed alla diminuzione di acqua potabile. A tale proposito
            sono state fondate due grandi organizzazioni: l’UNCCD nel ’97 che lotta contro la
            desertificazione in 162 paesi e il CNLD (Nairobi 1997) che lotta contro la siccità e la
            desertificazione, protegge il suolo, l’acqua e riduce l’impatto delle attività produttive.
            Bisogna entrare in questa mentalità: le terre desertiche sono terre vulnerabili.
            Personalmente ritengo che questi problemi si possano risolvere con il contributo di tutti.
            Ci sono tanti modi, anche con piccole azioni, in grado di rivoluzionare la Terra: uno di
            questi è lo sviluppo sostenibile, sviluppo in grado di soddisfare i bisogni delle attuali
            generazioni senza conseguenze su quelle future.


            Un altro metodo può essere quello delle risorse energetiche, cioè l’insieme delle materie
            prime e dei fenomeni naturali sfruttati per produrre energia. Noi usiamo soprattutto le
            fonti di energia non rinnovabili come il petrolio, senza accorgerci che ci sono molte fonti


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