Questionario finale


A tutti gli insegnanti che hanno partecipato ai progetti di Lesson Study sia a Modena che a Reggio Emilia nell'anno scolastico 2016-2017 è stato somministrato un questionario finale, al quale hanno risposto 39 insegnanti su un centinaio.

 

Domande e risposte

Che parole legherebbe a questa immagine?

Nelle risposte degli insegnanti le parole più ricorrenti sono state confronto e riflessione (9 ricorrenze ciascuna), seguite da progettazione, osservazione (7 ric.), collaborazione (6 ric.), analisi, lezione, punti di forza, condivisione (4 ric. ciascuna).
Emerge in particolare il carattere collegiale del Lesson Study: confronto, condivisione, discussione, collaborazione, benessere di tutti, progettare insieme, cooperare, costruire insieme, lavoro in team.
Altri aspetti che emergono sono la precisione del metodo (precisione, rigidità, scandire, parcellizzare, rigore, minuzioso), lo stimolo ad andare a fondo nell'analisi della lezione (sguardo criticamente costruttivo, scavo, affondo) e il carattere riflessivo del Lesson Study (rimodellamento, ripensamento, ripercorrere, revisione).

 

Come si è sentito/a in relazione all'argomento cardine della lezione da progettare? Ha trovato difficoltà a seguire le osservazioni addotte dai suoi collaboratori durante la fase di progettazione?

Emergono principalmente emozioni positive in relazione al Lesson Study (coinvolgimento, curiosità, entusiasmo, interesse, sicurezza e valorizzazione delle proprie capacità). In qualche caso si parla di preoccupazione o senso di inesperienza iniziale.
Nella maggioranza dei casi chi ha partecipato ha dichiarato di non aver trovato nessuna difficoltà particolare nella fase di progettazione. Viene sottolineata l'apertura al dialogo e al confronto da parte dei collaboratori e l'utilità di questo confronto grazie all'apporto di critiche costruttive.
Nonostante vi siano alcuni casi in cui viene evidenziata qualche difficoltà o resistenza nell'accettare alcune critiche, le difficoltà sembrano essere più concentrate nella conduzione della lezione piuttosto che nella fase di progettazione.

"Non ho incontrato difficoltà, ma stimoli". [Qst 31]

"Le difficoltà sono emerse al momento della somministrazione e non della progettazione". [Qst. 39]

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Come si è trovato/a a confrontarsi con persone provenienti da altri percorsi lavorativi e/o formativi (per es. tutor universitari, insegnanti di altre fasce scolari, educatori)? In particolare, quali benefici e criticità ha riscontrato in questo confronto?

Il confronto coi collaboratori è stato percepitoda tutti i rispondenti come positivo, costruttivo, stimolante. Nella maggior parte dei casi (15 casi su 39) si sottolinea il valore del contributo di differenti punti di vista, talvolta specificando come questo renda la progettazione più fine ed efficace.
In genere si sottolinea come il gruppo di progetto abbia costituito un supporto e un appoggio per il docente nei momenti più delicati della progettazione e della realizzazione della lezione. In alcuni casi si sottolinea come questo abbia permesso di superare l'iniziale timore di sentirsi valutati.
Particolarmente apprezzato sembra essere stata la collaborazione con insegnanti di altri ordini di scuola per una progettazione in verticale.
Il contributo dei tutor universitari invece è stato importante per aspetti auali un forte supporto teorico alla progettazione e una fonte di innovazione.
In genere non vengono evidenziate criticità particolari, se non in qualche caso, in cui si parla di difficoltà nel trovare compromessi, iniziale resistenza alle novità all'interno del gruppo di progetto, uso di un linguaggio non sempre condiviso, dispendiosità del Lesson Study in termini di tempo e il timore di sentirsi sotto osservazione da parte del docente che conduce la lezione.

"L'unica criticità poteva consistere nel sentirsi sotto esame [...]. Questa eventualità non si è verificata: i tutor partecipi della co-progettazione sono insegnanti di scuola primaria, che condividono appieno le sfide, le conquiste e le fatiche della nostra professione". [Qst 37]

"ho trovato molto positiva la partecipazione di una docente di scuola superiore di primo grado che ha permesso di proiettare il lavoro in un percorso di vera ed efficace continuità". [Qst. 4]

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Cosa pensa della scheda di progettazione come strumento di lavoro? Come si è trovato/a ad utilizzarla? Ci sono delle modifiche che apporterebbe e se sì quali?

La maggioranza dei rispondenti ha espresso un parere favorevole all'utilizzo della scheda di progettazione; in particolare, in 6 casi il rispondente precisa che non apporterebbe nessuna modifica alla scheda proposta. In particolare, la scheda è risultata uno strumento utile per chiarire su quali punti fosse necessario focalizzare l'attenzione durante la progettazione.
Le criticità rilevate sono state di diversa natura. In alcuni casi la scheda è stata ritenuta troppo particolareggiata, da snellire; in altri la si amplierebbe con sezioni dedicate ad altri aspetti della situazione didattica (aspetti relazionali e comunicativi, indicazioni più precise sull'osservazione); in altri ancora si sostiene che la rigidità temporale della scansione concordata in fase di programmazione non lasci abbastanza spazio per gli interventi dei bambini.

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Facendo un bilancio complessivo dell'incontro di progettazione, secondo lei questa modalità di lavoro è stata funzionale ed efficace nella fase di realizzazione del progetto? Perchè?

La maggioranza di coloro che hanno risposto al questionario (31 casi su 39) si sono espressi a favore della modalità di lavoro proposta, che è stata ritenuta generalmente utile ed efficace ai fini della lezione. Tra i lati positivi sottolineati sono emersi lo stimolo a mettersi in gioco e ad esprimere le proprie idee, lo stimolo a prevedere le difficoltà che si potrebbero incontrare nel corso della lezione, la riflessione sulle intenzionalità educative, una maggiore consapevolezza delle proprie scelte didattiche e metodologiche.
Tra le criticità rilevate, si sottolinea che l'incontro di progettazione possa essere dispersivo, il monte ore troppo elevato per una sola lezione e che probabilmente sia necessario più tempo prima di tale incontro per prendere confidenza con il Lesson Study e la scheda di progettazione.

"La discussione e progettazione iniziale ti porta a metterti in gioco, ad essere più attenta e critica, a selezionare minuziosamente le parole, i materiali, i tempi. Tutto questo difficilmente lo ottieni se lavori da sola.
la registrazione ti permette di osservarti, di capire meglio le criticità e i punti di forza della tua lezione.
L'incontro finale con i colleghi serve ad avere una visione più ampia e completa delle diverse dinamiche ed è inoltre un importante momento di scambio culturale". [Qst. 8]

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Può descrivere brevemente qual è stata la sua esperienza all'interno del Lesson Study in cui ha partecipato? In particolare, qual è stato il momento che per lei è stato più difficile da affrontare, e quale invece quello dove si è trovato/a più a suo agio?

Il feedback generale è stato molto positivo: 27 rispondenti su 39 hanno sotolineato come l'esperienza fatta abbia comportato dei benefici in termini di formazione professionale, efficacia della lezione e/o relazione con i colleghi.
In generale, la fase di progettazione è stato uno strumento che non ha costituito particolari difficoltà e/o disagi per i partecipanti. Soltanto in 3 casi su 39 il rispondente esplicita che la compilazione della scheda di progettazione abbia costituito la difficoltà maggiore (in particolare per quanto riguarda la suddivisione temporale della lezione nelle sezioni previste dalla scheda).
La maggior parte delle difficoltà sono emerse durante la lezione osservata (17 casi su 39). In particolare, chi ha condotto la lezione ha sottolineato difficoltà nel gestire i tempi della lezione e il dialogo con la classe, mentre chi ha svolto il ruolo di osservatore ha evidenziato generalmente difficoltà nella compilazione della griglia di osservazione e nel non intervenire in aiuto dei bambini durante l'attività.

"Al termine di questo percorso ritengo che la Lesson Study non sia stata un punto di arrivo ma la contrario si sia rivelata un punto di partenza per progettare nuovi rilanci e costruire nel tempo con i bambini una modalità di lavoro basata sull'operatività, sulla sperimentazione e sulla scoperta.
La Lesson Study infatti non si esaurisce nella rigidità delle sue fasi, ma si esplicita come uno strumento di lavoro aperto, una lente d'ingrandimento attraverso cui osservarsi e osservare i processi conoscitivi dei bambini ". [Qst. 6]

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