Page 32 - Relazione Strapapera 2022-2023
P. 32

offrire una dimensione di gruppo, pur permettendo attività personalizzate e
                                        a  piccolo  gruppo.  Non  c’è  stata  pressione  sulle  prenotazioni;  abbiamo
                                        potuto accogliere tutte le richieste e abbiamo potuto confermarle di mese
                                        in  mese.  Quindi  non  si  è  mai  creata  una  lista  d’attesa.  Per  questo
                                        proponiamo (come già annunciato nell’ultimo incontro di coprogettazione),
                                        per  il  prossimo  anno,  di  mantenere  il  numero  di  15  famiglie  accolte
                                        togliendo  l’obbligo  di  prenotazione  mensile.  In  caso  di  esubero  delle
                                        richieste ripenseremo l’organizzazione.
                                        La continuità garantita dal servizio e dalle famiglie, che in molti casi hanno
                                        frequentato per molti mesi o tutto l’anno, ha permesso di creare quel clima
                                        familiare e quella possibilità di seguire il percorso di crescita di bambini e
                                        bambine  a  cui  tanto  teniamo.  Molte  famiglie  hanno  proposto  richieste  o
            bisogni  tipici  di  chi  vorrebbe  sostenere  il  proprio  piccolo  nell’entrata  nel  gruppo  e  nella  possibilità  di
            confrontarsi con i pari e non solo con gli adulti. Molti bambini e bambine, anche in presenza di fratelli e
            sorelle, hanno mostrato la necessità di tempo e spazi dedicati all’avvicinamento a situazioni collettive,
            tollerate con difficoltà da numerosi utenti. Più che in passato, si è risentito della grande voglia ma anche
            della  fatica  di  dedicare  tempo  di  qualità  alle  relazioni  coi  propri  piccoli  e  ad  altre  persone  in  modo
            spontaneo. Anche qui i residui della pandemia hanno lasciato segno sugli adulti accompagnatori. A loro è
            stata dedicata molta attenzione affinchè riflettessero sull’importanza della proposta relazionale che  può
            nascere in qualsiasi momento della giornata dei piccoli, anche attraverso
            piccoli  incontri  casuali  o  meno  con  altre  persone  o  altri  luoghi,  senza
            bisogno di mediazioni tecnologiche o attività iperorganizzate. La naturalità
            dell’incontro è stato il filo conduttore che abbiamo voluto proporre alle
            famiglie ospiti, affiancata naturalmente da routine e momenti di attività
            strutturata di diverso genere.
            Molto  importante,  anche  se  numericamente  meno  significativa  rispetto
            alle  altre  fasce  d’età,  la  presenza  di  diverse  famiglie  con  background
            migratorio.  Provenienze  diverse  ma  solo  parziale  difficoltà  di
            comunicazione. Molti degli adulti di origine straniera parlavano italiano e
            questo ha reso più efficace l’accoglienza. Ugualmente rimane il tema del
            bilinguismo e delle conseguenti scelte operative, visto che gli accompagnatori parlano quasi sempre ai loro
            piccoli  nella  lingua  d’origine.  Qualche  difficoltà  in  più  con  le  famiglie  ucraine profughe  accolte ad  inizio
            anno, poi rientrate nel loro paese. In questo caso la mediazione linguistica è stata fatta da una mamma
                                                 partecipante.
                                                 Le  routine  (accoglienza  e  commiato  personalizzato,  le  calze
                                                 speciali,  il  campanello  per  chiamare  tutti,  il  cerchio  di  sedie
                                                 pronto  al  centro  della  sala  fin  dall’arrivo,  come  richiamo  alla
                                                 dimensione  di  gruppo  che  condivide  il  momento  della
                                                 presentazione e delle canzoni) sono mantenute con grande cura
                                                 da parte del personale, come rituali di frequentazione di un luogo
                                                 che  ha  momenti  importanti  che  si  ripetono,  sono  riconoscibili,
                                                 rassicuranti.
                                                 Poi ogni coppia adulto/bambino/a ha i suoi rituali personali, nel
            vestirsi, nel fare uno spuntino o prendere il latte, nel cambio, nel saluto..
            La presenza di bambini da 3 a 5 anni ha permesso di proporre anche alcune attività più strutturate che
            sono state di stimolo per gli adulti presenti. E’ risultato però chiaro quanto spesso gli adulti preferiscono

                                                                                                           32
   27   28   29   30   31   32   33   34   35   36   37