Page 53 - Narrare i diritti
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Ma ecco i tre fischi. La partita terminò 1-1.

         Giacomo corse verso la mamma e le disse con un timido sorriso: “Mamma hai visto? ho giocato!” La


         frase di Giacomo lasciava intendere quanto fosse stato importante per lui anche soltanto entrare


         in campo e vincere quella morsa allo stomaco ed il battito forte del suo cuore. Non importava non


         aver toccato il pallone. Aveva oltrepassato la linea bianca, era riuscito ad entrare in campo.

         “Sei stato molto coraggioso. Bravo Giacomo” disse la mamma baciandolo.


         Giacomo era visibilmente sollevato ed il sorriso era ricomparso sul suo volto.

         Una volta dentro allo spogliatoio Luca si avvicinò e gli chiese: ‘Giacomo, tutto bene? Dimmi, quanto

         ti sei divertito da 1 a 10?’


         “950”rispose Giacomo sorridendo.

         Tre  mesi  dopo  Giacomo  segnò  il  suo  primo  goal  durante  un  torneo.  Aveva  il  viso  sereno  ed  un

         sorriso  radioso  ne  illuminava  i  lineamenti.  Mamma  e  papa’  applaudirono  emozionati  da  bordo


         campo. Luca corse ad abbracciarlo.


         “È  il tuo primo goal ufficiale Giacomo! Non dimenticarti questo giorno! Bravissimo!

         Un po’ di  paura era rimasta, ma Giacomo aveva imparato a farsela compagna ed a tenerla a bada.

         Del  resto,  come  diceva  sempre  un  suo  compagno  di  squadra…  il  calcio  è  il  gioco  più  bello  del


         mondo!
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