Page 22 - Narrare i diritti
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Dopo una corsa che sembrò infinita, si resero conto di essere in un luogo sconosciuto, tutt'intorno
c'erano alte scaffalature simili a quelle che nelle loro case erano usate come dispense, ma al posto
di pane e cibo, disposti in ordine sopra queste, c'erano strani oggetti rettangolari che ricordavano
tozzi pezzi di legno.
Che cosa potranno mai essere si chiedevano i quattro amici? Non avevamo mai visto nulla di simile
nelle loro case e nessuno dei loro genitori aveva mai maneggiato quegli strani arnesi.
Luca prese uno degli oggetti misteriosi dallo scaffale e se lo rigirò tra le mani, vide che una
copertina spessa e tutta decorata faceva da “coperchio” a dei fogli di carta ben ordinati al suo
interno.
Che cosa strana pensarono tutti; Abby prese delicatamente l’oggetto dalle mani del compagno e si
accorse che poteva aprirsi come le scatole di biscotti che le regalavano i nonni, e fu così che per la
prima volta in vita sua Abby aprì un Libro.
Che odore era uscito da quella strana scatola? Era una fragranza così particolare, umidità e focolare
domestico, un profumo intenso che subito la fece sentire serena e tranquilla.
Si accorse poi con gran sorpresa che ogni foglio di quell’arnese era ornato di strani graffiti, diversi
dai disegni che erano soliti fare al Ritrovo.
“Ragazzi ma cosa sono questi segni?” chiese Abby.