Page 20 - Narrare i diritti
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Durante l'ora della merenda, senza dare troppo nell'occhio s’incamminarono verso l'ala est; più si
avvicinavano e più il panorama attorno a loro cambiava, l'erba era incolta e tanti rovi pieni di spine
rendevano difficile proseguire verso la meta.
Tutto intorno era grigio e cupo, nulla ricordava il loro bel giardino; se non avessero visto con i loro
occhi quello straordinario cambiamento, di certo avrebbero pensato di essere in tutt'altro posto e non
al Ritrovo.
“Guardate là ragazzi! Ma?! Cos'è” urlò stupita Abby.
Di fronte a loro era comparso, come per magia, un enorme portone di legno, due volte più
grande di tutte le porte che avessero mai visto, e largo come tutto il giardino.
A tenerlo ben serrato c'era una catena molto robusta che si chiudeva all'estremità con uno strano
lucchetto:
“Ehi amici ma questo non è un lucchetto.. sembra quasi?! Il muso di un gatto” disse sorridendo Alex,
il più coraggioso della compagnia che senza timore si era avvicinato al portone.
“E' vero, hai ragione, è proprio un gatto” gli fece eco Luca.
“Miao Miao” iniziarono a fare Abby ed Emma, e fu proprio in quel momento che il lucchetto aprì gli
occhi e li fissò.