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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2010


            COSA E’ SUCCESSO IN INGHILTERRA?
            In Inghilterra sono già stati introdotti negli ultimi anni i tests (chiamati SATS) per tutti
            gli alunni di 7, 11 e 14 anni su inglese, matematica e scienze. Agli alunni viene assegnato
            un “livello”: ad esempio ad 11 anni un alunno ”medio” dovrebbe ottenere il livello 4. I
            risultati delle classifiche delle scuole sono pubblicati e possono influire sulla carriera e il
            salario degli insegnanti. L’adozione dei test si è tradotta in un aumento di ansia, stress,
            insonnia negli alunni ed in un irrigidimento della didattica. “Per l’alunno che ha bisogno
            di sostegno, a cui manca il necessario inserimento, che è appena arrivato nel paese e sta
            ancora imparando l’inglese, l’effetto di questa classificazione cruda è disastroso. Perde la
            speranza, si vede come uno stupido. I risultati sono chiari. Il curriculum diventa rigido e
            gli insegnanti insegnano per i tests. Le attività creative, la storia, la geografia, l’arte, le
            attività pratiche nelle scienze e la tecnologia scompaiono. I ragazzi praticano i tests”.
            (Jane Bassett, l’intero intervento è scaricabile dal sito: www.retescuolesup.net>Voci
            dall’europa>Un’altra scuola è possibile. Notizie dalla scuola inglese)
            I TESTS SONO OBBLIGATORI?
            NO, anche se Invalsi, Miur e Dirigenti dicono di sì, come per tutti gli altri aspetti della
            riforma Moratti: contrastano con la legge sull’autonomia, non sono previsti dalla stessa
            riforma Moratti (legge delega ’53) e nemmeno dal decreto applicativo n.59. L’unico
            riferimento dei tests sono le Indicazioni nazionali, ancora provvisorie e mai legittimate
            dal governo attraverso i necessari passaggi legislativi.
            COSA POSSIAMO FARE PER OPPORCI?
            1 – Deliberare, come Collegio Docenti – la non attuazione dei tests per attenersi
            legittimamente al Piano delle attività formative previsto dalla scuola.
            2 – Dove il Collegio Docenti non si sia espresso, decidere nei consigli di classe o di
            inteclasse interessati alle prove, la non attuazione dei tests per attenersi legittimamente al
            Piano delle attività formative previsto dalla scuola.
            3 – Dove non si è riusciti a bloccare la somministrazione dei tests, mettere in atto tutte le
            pratiche di spiegazione, discussione e aiuto e tutte le strategie didattiche di insegnamento
            utili a far comprendere agli alunni i tests e gli argomenti a cui si riferiscono, rendendo
            pubblico attraverso una dichiarazione il fatto che le prove Invalsi sono da ritenersi, di
            fatto, annullate.
            4 – Come genitori, proporre documenti di critica alle prove Invalsi da approvare nei
            Consigli, nelle Interclassi, nei Comitati, chiedere un incontro alla scuola sulla questione
            della valutazione e delle prove Invalsi, con la presenza di diverse posizioni.
            Non restare isolato/a! mettiti in contatto
            055-8309037 – coordgenins@tiscali.it – www.cespbo.it
            http://digilander.libero.it/infoscuolabaripoli
            Una bozza di mozione sulla valutazione (Invalsi)
            OGGETTO: somministrazione test Invalsi
            I sottoscritti insegnanti/il Collegio Docenti del Circolo didattico / Istituto
            comprensivo / Scuola media di ……………………………………….………………,
            non condividendo didatticamente l’utilizzo di uno strumento parziale e nozionistico,


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