Page 5 - Dal segno grafico a una storia
P. 5
Tutte le tracce che i bambini lasciano sono ricche di significato
perché racchiudono in essi un processo evolutivo che intreccia
il piacere dell’azione con la scoperta. La figura chiusa o ben de-
finita di per sé non sta a significare un traguardo, ma la fase di
un processo in cui ciò che è più importante osservare è come
i bambini si avvicinano all’esperienza, il tempo e l’attenzione
che impiegano, la curiosità e la ripetitività nel fare.
Tuttavia come adulti ci siamo chiesti in che
modo soffermare l’attenzione dei bambini
su questa proliferazione di segni, al fine
di accompagnarli verso una maggiore
consapevolezza e rendere visibili le
loro tracce.
L’idea è venuta subito dopo la let-
tura del libro Harold e la matita
viola, testo che racconta la storia
di un bambino che con la sua ma-
tita lascia delle tracce su un foglio
bianco.
Sono dunque partita dai disegni dei bam-
bini, anche da quelli più complessi da analiz-
zare. Una volta osservati con attenzione ho scorto
dei segni ben precisi nascosti sotto molti altri tratti, linee
ben definite e capibili a un occhio adulto, ma il cui significa-
to può ovviamente essere un altro secondo il punto di vista
del bambino. La maggior parte di questi segni sono lasciati in
modo non intenzionale, così possono prendere significati di-
versi in base alla fantasia e alla volontà, cambiando di volta in
volta secondo l’idea dei bambini.
Sono stati così isolati i tratti più ripetuti, quelli più nitidi e com-