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• sono impropri: costringono i genitori a sostituire i docenti
(senza averne le competenze professionali) nel compito
più importante, quello di insegnare a imparare (spesso
devono sostituire anche i figli, facendo loro i compiti a
casa);
La petizione chiede l'abolizione dei compiti a casa perché, • sono limitanti: lo svolgimento di fondamentali attività
come si legge nelle motivazioni: formative (che la scuola non offre: musica, sport… ) oltre
• sono inutili: le nozioni ingurgitate attraverso lo studio gli orari delle lezioni e che richiedono tempo, energie,
domestico per essere rigettate a comando impegno, esercizio, è limitato o impedito dai compiti a
casa;
(interrogazioni, verifiche...) hanno durata brevissima: non
"insegnano", non lasciano il "segno"; dopo pochi mesi • sono stressanti: molta parte dei conflitti, dei litigi (le urla, i
restano solo labili tracce della faticosa applicazione; pianti, le punizioni... ) che avvengono tra genitori e figli
riguardano lo svolgimento, meglio il tardivo o il mancato
• sono dannosi: procurano disagi, sofferenze soprattutto svolgimento dei compiti; quando sarebbe invece
agli studenti già in difficoltà, suscitando odio per la essenziale disporre di tempo libero da trascorrere
scuola e repulsione per la cultura, oltre alla certezza, per insieme, serenamente;
molti studenti “diversamente dotati”, della propria • sono malsani: portare ogni giorno zaini pesantissimi, colmi
«naturale» inabilità allo studio; di quadernoni e libri di testo, è nocivo per la salute, per
l'integrità fisica soprattutto dei più piccoli, come
• sono discriminanti: avvantaggiano gli studenti dimostrato da numerose ricerche mediche.
avvantaggiati, quelli che hanno genitori premurosi e
istruiti, e penalizzano chi vive in ambienti deprivati, • Dalla Carta internazionale dei diritti dell’infanzia, art 31:
aggravando, anziché “compensare”, l'ingiustizia già “Gli Stati membri riconoscono al fanciullo il diritto al riposo
sofferta; e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività
ricreative proprie della sua età…”
• sono prevaricanti: ledono il “diritto al riposo e allo svago” https://www.change.org/p/genitori-docenti-dirigenti-
(sancito dall’Articolo 24 della Dichiarazione dei Diritti scolastici-campagna-basta-compiti
dell’Uomo) riconosciuto a tutti i lavoratori - e quello
scolastico è un lavoro oneroso e spesso alienante. I
compiti si danno anche nelle classi a tempo pieno, dopo 3
8 ore di scuola, persino nei week-end e “per le vacanze”;

