Page 62 - Libri per bambini
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2010,  le  otto  fiabe  pur  abbondantemente  semplificate  e

               accompagnate              da     illustrazioni         dai      toni      anche       forti,
               mantengono lo schema narrativo originale.
               Nelle riduzioni per i piccoli bisogna prestare molta attenzione

               perché, benché frequentemente ben illustrate, il testo è spesso
               adattato  con  risultati  a  dir  poco  dubbi:  testi  sciatti  e

               imprecisi, che tralasciano il dettagli importanti e tolgono quel
               sapore unico alla narrazione.
               Così  che  alla  perdita  di  mordente  dello  stile,  si  aggiunge  la

               perdita  di  suspence  dell’azione,  del  ritmo  narrativo  e  della
               vivacità dei dialoghi.
               Si  costruiscono  finali  falsi  o  moraleggianti  che  oltre  a  non

               attrarre non rassicurano affatto il bambino:
               “Se il lupo, non subisce la giusta punizione morendo, resterà in
               giro  e  chi  potrà  controllarlo,  potrebbe  continuare  a

               minacciare altri porcellini oppure rivolgere la sua attenzione
               verso i bambini stessi.”

               È  difficile  trovare  in  testi  esemplificati  per  i  piccoli,  i  finali
               originali come in Cappuccetto Rosso dei Grimm, che dice:
               “Ma  Cappuccetto  Rosso  pensava:  mai  più  correrai  sola  nel

               bosco, lontano dal sentiero quando la mamma te l’ha proibito”.
               Lo stesso vale per i due primi porcellini che vengono mangiati

               dal  lupo  per  non  aver  messo  in  atto  tutte  le  loro  possibili
                                                                      sarà  mangiatosarà  mangiato
               competenze,  ma  alla  fine  il  lupo  sarà  mangiatosarà  mangiato  dal  terzo
               porcello che ha avuto la pazienza, la temperanza e l’astuzia

               sufficienti a vivere la vita quindi, dalla stessa sarà premiato.
               I rifacimenti di autori-illustratori moderni, che usano le fiabe

               classiche  come  stimoli  per  nuove  invenzioni,  inversioni  di
               ruoli,  giochi  di  parole,  finali  imprevedibili  e  a  volte
               dissacranti;  sono  da  offrire  ai  bambini  solo  dopo  che  hanno

               conosciuto  gli  originali,  non  troppo  presto  perché  richiedono
               abilità  cognitive  per  i  confronti,  per  comprendere  i  doppi
               sensi e l’ironia.

               Ricordo in particolare:
                “Cappuccetto Verde, Giallo e Bianco” di Bruno Munari editi
               da Corraini,

               “Signorina-si-salvi-chi-può” di F. Correntin, Babalibri,


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