Page 8 - Sguardi ecologici
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nell’esperienza educativaquotidiana.
Sguardo Ed è così che il “terzo educatore
ecologico” si fa soggetto vivo,
ecologico mutevole, imprevedibile, perché in
continuo cambiamento, in continua
trasformazione, incontinuo respiro.
L’ambiente è per i bambini un maestro,
silenzioso a volte, ma potente sempre,
Lavoriamo quotidianamente per come ogni linguaggio analogico che, al
testimoniare un altro modo di concepire di là di ciò che viene detto, dà forma e
e vivere la relazione conl’ambiente. significato alle intenzioni.
L’incontro autentico con i luoghi Nel suo silenzio l’ambiente esterno
esterni, può sostenere la costruzione di offre occasioni inedite, perché l’assenza
un senso di appartenenza e con ciò di un’organizzazione mediata
anche di rispetto e cura: non un dall’adulto apre ad altri modi possibili di
incontro qualunque, sebbene ogni abitarlo.
incontro sia comunque un inizio Questo maestro, capace di accogliere
potenziale, ma un incontro corse, salti, arrampicate, ma anche
continuativo, immersivo, esperienziale, indagini, esperimenti, contemplazioni e
capace di sostenere soste, è dunque un invito alla
contemporaneamente implicazioni sperimentazione, all’ascolto e
cognitive, emotive, corporee e in tal all’osservazione del luogo, ripagati dalle
modo di contribuire ad una connessione continue scoperta.
con l’ambiente generativa di quello che La conoscenza fondata sull’esperienza
viene definito “senso del luogo”. che ne origina, è ciò che permette di
Da tempo consideriamo l’ambiente il costruire vicinanza, rispetto,
“terzo educatore”, gli spazi acquistano consapevolezza del valore di quel luogo
così un ruolo primario nel rendere e della terra.
possibili i processi educativi, l’ambiente
è quindi un interlocutore attivo,
determinante nella progettualità e