Meccanismi del gioco


Il gioco è da sempre uno degli elementi caratterizzanti dell’uomo. Il gioco ed il giocare fanno parte della nostra società fin dall’antichità ma è solo nel nuovo millennio, con la grande diffusione dei dispositivi mobile, che il gioco è diventato a tutti gli effetti un elemento presente nella vita di tutti, adulti e bambini. Il filosofo Eric Zimmermann, nel suo Manifesto per un Secolo Ludico, dice:

“I giochi saranno sempre più il mezzo con cui le persone si approccieranno all’arte, al design e all’intrattenimento; nel caso non siano giochi, saranno comunque esperienze molto simili a essi.”

Dal punto di vista informatico i giochi costituiscono la tipologia di app più scaricate ed utilizzate e c’è quindi sembrato naturale, per un corso che introducesse i ragazzi alla programmazione, usare il gioco come metafora, sia per il fascino che esercita nei bambini ma anche, cosa certo non meno importante, per i valori e le competenze che esercita e promuove.

Giocare, in maniera intelligente, è un’occasione per lavorare sulle regole, sulla relazione, sulla socialità e al tempo stesso allenare problem-solving e creatività, fondamentali anche per l’approccio al coding.


Il progetto

Si è deciso di lavorare con i bambini alla creazione di uno o più giochi che potessero diventare una palestra per esercitare le nozioni di Scratch appena sviluppate, facendo quindi seguire ad un tipo di lezione più tradizionale anche una laboratorio finalizzato alla realizzazione di un prodotto (gioco) di cui i bambini potessero essere fiere e che potesse essere mostrato ai genitori e/o ad altri bambini,

Gli esperti di giochi hanno aiutato i bambini a creare il progetto ludico ovvero ad inventare i giochi, definendone caratteristiche e meccaniche. L’esperto informatico ha poi sviluppato il progetto assieme ai bambini e, in parte, con la supervisione degli esperti di giochi.

Sia a livello di coding che a livello di meccaniche ludiche sono stati introdotti prima gli elementi basilari per poi andare man mano a spiegare concetti più complessi. Il gioco è stato, a tutti gli effetti, l’elemento unificatore del progetto.

 

Primo Modulo - La Storia a Bivi

La prima forma di gioco che abbiamo utilzzato è stata la storia a bivi, la meccanica che costituisce l’ossatura dei libri game. I bambini hanno inventato una storia, o rielaborato una nota, inserendo tra le diverse scene delle biforcazioni, delle scelte che il “giocatore” può compiere e che possono condurre a finali diversi. Le varie scene della storia sono state spesso sviluppate come veri e propri giochi: labirinti, giochi d’azione, quiz, passando quindi da una narrazione lineare ad un vero e proprio sistema di gioco fatto di scelte, attività, interattività.

Con i bambini, in classe, sono stati definiti i personaggi, gli sfondi, le azioni, sono stati inventati i giochi ed è stata delinata l’ossatura della storia che è stata poi programmata e sviluppata nel laboratorio informatico.


Secondo Modulo - Viva Topo e i dadi

Nel secondo modulo abbiamo ricreato un gioco di percorso. Ai bambini è stato proposto Viva Topo, un semplice gioco da tavolo di percorso caratterizzato però dal fatto che, a differenza del tradizionale gioco dell’oca, i giocatori possono durante la partita compiere delle piccole scelte che alterano il corso del gioco. Non quindi un semplice e banale gioco di fortuna ma un vero e proprio piccolo gioco di strategia. Il gioco si presta poi ad una grande personalizzazione. Nel primo incontro abbiamo fatto giocare i bambini e ci siamo soffermati ad esaminare le caratteristiche del gioco: mappa, pedine, dado, meccaniche.

Nel secondo incontro il gioco è stato “smontato” e “rimontato” cambiando il tema, alcune meccaniche, modificando i personaggi e portando di fatto, in ogni classe, alla creazione di un vero e proprio gioco nuovo.


Terzo Modulo - Rudimento di gioco di ruolo

Le meccaniche della storia a bivi e quelle del gioco da tavolo (caselle, pedine, dadi e percorso) sono state combinate nell’ultimo modulo ludico arrivando alla creazione di un vero e proprio “gioco di avventura” con protagonista uno o più personaggi che, in base alle scelte fatte, possono cambiare ed evolvere acquisendo nuove esperienze, migliorando abilità. Abbiamo cioè progettato un gioco che racchiude in se molti degli elementi tipici dei giochi di ruolo online e alla base ormai della quasi totalità dei videogiochi.

Abbiamo cercato, nei limiti dettati dal tempo e dall’età dei bambini, di ragionare con loro sulla creazione di giochi che potessero essere divertenti, stimolanti, interessanti per altri bambini della loro età, prestando attenzione tanto al tema e alla storia quanto alle meccaniche di gioco, alle scelte dei giocatori e in generale alla “godibilità” del prodotto finale.

 

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