Page 14 - Il mio cento e lode
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Persone	innanzitutto,	specialmente	i	Professori,	realmente	desi-

            derose	di	svolgere	il	loro	compito,	in	grado	di	allacciare	un	rap-
            porto	con	gli	studenti	più	unico	che	raro,	pur	mantenendo	pro-

            fessionalità	e	rispetto.

            Ciò	mi	ha	spronato	a	non	mollare	mai	la	presa	e	ad	investire	il

            tempo	libero	in	un	paio	di	progetti	che	mi	hanno	regalato	tan-

            tissima	soddisfazione.	Il	progetto	“BellaCoopia”,	in	particolare,	è

            stato	sicuramente	il	più	apprezzato,	ma	anche	l’esser	stato	Rap-
            presentate	d’Istituto	mi	ha	offerto	vagonate	di	gratificazioni.


            Parlando	di	rapporti	umani,	inoltre,	non	posso	esimermi	dal	ri-

            cordare	i	miei	amici,	sia	compagni	di	classe	che	non.	Per	quanto

            lo	studio	sia	importante,	una	mente	vigile	non	può	prescindere

            dall’essere	serena	e	rilassata.	Senza	dimenticare	l’appoggio	che
            soltanto	la	famiglia	può	dare,	vorrei	ricordare	un	detto	orientale

            che	recita	“non	vi	è	gioia	più	grande	che	trovare	nuovi	amici,	non

            vi	è	dolore	più	grande	che	separarsi	dai	vecchi	amici.”

            Adesso,	quindi,	posso	dirvi	con	certezza	quali	siano	stati	i	segreti

            del	mio	‘successo’:	passione,	dedizione	e	serenità.	Senza	queste

            tre	componenti,	sicuramente,	non	avrei	potuto	ottenere	questo

            meraviglioso	risultato.	Risultato	che,	per	essere	raggiunto,	ha	do-
            vuto	confrontarsi	con	sfide,	insuccessi	e	rischi.	Sfide	che	mi	han-

            no	incoraggiato,	insuccessi	da	cui	ho	imparato	a	crescere	e	rischi

            che	hanno	dato	i	loro	frutti.


            Parlando	del	mio	futuro,	attualmente	frequento	Chimica	e	Tec-
            nologie	Farmaceutiche,	all’UniMoRe,	ma	non	è	detto	che	il	pros-

            simo	anno	passi	a	Medicina.	Il	mio	sogno	nel	cassetto,	dopotutto,

            è	di	diventare	ricercatore	nel	campo	delle	erbe	medicinali,	sogno

            arduo	da	raggiungere,	ma	non	per	questo	meno	stimolante.

            Un	po’	per	gioco,	un	po’	per	riflettere,	vorrei	chiudere	lascian-

            do	due	degli	insegnamenti	più	grandi	che	ho	appreso	in	questi

            anni.


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