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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2016

            Sentimenti alterati ulteriormente dalla strage di Parigi avvenuta

            proprio nei giorni del viaggio e dalla quale il gruppo è stato molto
            influenzato visto le forti tematiche già prese in considerazione nelle
            attività mattutine. Evento che ha toccato in prima persona gli
            studenti rendendoli ancora più partecipi e sensibili alle esperienze
            dei giorni successivi. Con la visita di Trieste e del museo di Lubjana,
            quest’ultimo caratterizzato dalla ricostruzione di una trincea della
            Prima Guerra Mondiale, gli studenti hanno potuto osservare reperti
            storici e monumenti cittadini risalenti alla prima metà del 900′
            attraverso la spiegazione di esperti. Le esposizioni hanno risaltato il

            tema della Memoria trattato in maniera più approfondita durante la
            “Serata Letteraria”dove i ragazzi hanno partecipato ad una
            discussione riguardante il libro “Il mio Carso” di Scipio Slataper e
            degli eventi drammatici di quei giorni. Ed è proprio la memoria del
            passato il cardine sul quale ruota tutto il viaggio: il ricordo della
            guerra, delle vittime e degli eccidi ulteriormente analizzato con la
            visita alla Risiera di San Sabba, uno tra i monumenti più toccanti

            per i partecipanti. Grazie alle spiegazioni di testimoni e
            sopravvissuti, i quali non hanno tralasciato i propri ricordi e
            sentimenti, i ragazzi si sono immersi nella storia tornando all’epoca
            durante la quale la struttura veniva utilizzata come lager nazista.
            Il viaggio si è concluso con il tour guidato alla Foiba di Bassovizza:
            una conformazione di origine carsica profonda circa 500 metri e con
            diametro di 4 metri che è stata luogo di trucidazione dove numerosi
            italiani sono caduti per mano di partigiani jugoslavi. Si stima che,
            oltre ad utensili e macchinari di vario tipo, siano stati gettati una

            incredibile numero di cadaveri stimabile in oltre 250 metri cubi
            risalenti appunto al periodo della Seconda Guerra Mondiale. «E’
            veramente inquietante camminare sopra ad una “tomba”
            contenente così tante persone e ricordi. Rabbrividisco solo al
            pensiero che ragazzi come noi siano stati uccisi in un modo così
            cruento» ci spiega sempre Francesco facendo riferimento anche alle
            numerosi lapidi presenti nel cimitero del castello di Begunje. Temi

            molto duri e macabri ma che i ragazzi hanno saputo gestire
            dimostrando che la conoscenza del passato è un mezzo
            indispensabile per la creazione di un futuro.
            Viaggio che ha riscontrato molto interesse tra le fila degli studenti i
            quali si ritengono assolutamente soddisfatti dall’esperienza
            citandola come mezzo concreto per lo studio di eventi fondamentali



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