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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2016

            Nella sua carriera c’è stato qualcuno che ha provato a metterle dei

            bastoni tra le ruote?
            «E’ capitato più volte. Ho lottato più forte di quelli che mi volevano
            buttare fuori strada e son riuscito a superare anche questi ostacoli.
            Tutto questo sia per controversie nel lavoro svolto ma anche per
            motivi più vaghi perchè si sa, la vita è fatta di ostacoli».
            Lei è specializzato principalmente sul clima dell’Emilia Romagna: in
            cosa consiste il suo lavoro?
            «Io sono meteorologo previsore cioè quello che trasforma i risultati
            dei modelli in un messaggio comunicativo che può essere utilizzato

            dalle autorità, dagli utenti professionali per eventuali studi oppure
            da un’ utenza generica interessata a sapere le previsioni per poter
            fare una gita al mare o una cena all’aperto. E’ fondamentale, nel
            mio caso, la conoscenza del territorio perchè son presenti dei
            fenomeni unici non riscontrabili in altre zone. Sono anche
            consulente professionale dell’ aeroporto di Bologna per la gestione
            delle nevicate».

            Cosa ci può dire riguardo al clima della Pianura Padana?
            «La Pianura Padana è un vero e proprio laboratorio tanto che son
            stati svolti degli esperimenti a carattere mondiale per testare dei
            modelli meteorologici nella zona alpina/appenninica grazie proprio
            alla sua particolarità. Una zona unica a livello planetario per le sue
            caratteristiche: la grande oreografia Alpina, l’ Appennino, il
            Mediterraneo vicino e non ultima una grande concentrazione
            antropica».
            In questi ultimi anni ci son stati inverni caldi e asciutti fino a

            Dicembre con nevicate abbondanti in Febbraio/ Marzo ed estati
            molto piovose. Questo squilibro è dovuto al surriscaldamento
            globale oppure a cicli terrestri?
            «I cambiamenti climatici si sovrappongono a quelli che sono i cicli
            terrestri ed incrementano di molto le ondate di caldo. Ci sono buone
            evidenze che aumentano le precipitazioni intense e per vari motivi,
            in presenza di cambiamenti climatici, c’è una modifica nel clima tale

            che aumenta la probabilità di avere fenomeni di caldo e cala solo di
            poco la possibilità di avere fenomeni di freddo. Addirittura,è raro
            ma non impossibile, che un’annata sia completamente freddissima
            o ,viceversa, molto calda. Il clima che cambia è un clima in cui
            aumenta la probabilità di avere caldo, compare la possibilità di
            avere caldissimo e non sparisce quella di avere freddo calando così



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