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Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2014

            una straordinaria vista sulla città. Nei giorni seguenti altre tappe importanti come Konya,
            con la Moschea di Mevlana, dove, oltre ad apprezzare la ricchezza artistica, abbiamo
            imparato a conoscere e rispettare aspetti della religione islamica che in Italia vengono
            spesso ignorati. Le ragazze hanno indossato il foulard, e tutti si sono tolti le scarpe per
            entrare nel luogo di culto. Il rispetto, legato al fascino di quel luogo ed alle spiegazioni
            ricevute, ha fatto comprendere un nuovo aspetto della religione islamica, legata più alle
            sensazioni suscitate dalla Moschea che allo studio scolastico. La Cappadocia suscita
            grande stupore. Italiani e turchi, siamo rimasti a bocca aperta di fronte alle immense
            distese di abitazioni scavate nel tufo. Ci hanno spiegato i fenomeni geologici, storici ed
            artistici legati a quel luogo, merito dei docenti di entrambe le nazionalità. Abbiamo anche
            scalato alcune di queste “torri”, e i più audaci si sono arrampicati fin dentro le antiche
            abitazioni. Sulla strada per la Cappadocia non potevamo non fermarci al Lago Salato,
            una delle meraviglie naturali della Turchia. Camminare, magari senza scarpe, tra un
            sottilissimo strato d’acqua e uno di sale, è stato, oltre che ricreativo, fonte di grandissima
            suggestione. C’è stata anche una gita a Gordion, con sosta al Tumulo di Mida ed al
            Museo dell’indipendenza. Il penultimo giorno studenti italiani e turchi hanno messo in
            scena uno spettacolo: balli, canti, musiche di entrambe le nazionalità. Lo spettacolo si è
            concluso con una piccola recita, in cui gli studenti del Sigonio hanno vestito le parti di
            studenti turchi e viceversa. Dopo lo spettacolo, ragazzi e famiglie hanno partecipato ad
            una cena di Gala, terminata poi, a grande richiesta dei ragazzi, in discoteca. Il momento
            della partenza, il 31 ottobre, è stato accompagnato da lacrime e promesse dei ragazzi,
            ormai legatissimi. Come ultimo gesto, prima che l’autobus per l’aeroporto partisse, i
            ragazzi di Ankara hanno gettato dell’acqua in direzione di noi studenti modenesi. Questo
            perché, secondo la cultura turca, l’acqua “prima va e poi ritorna”. non è stato altro che
            un augurio di potersi riabbracciare presto.



                                                                                               Agata Patanè







            «Abbiamo conosciuto fratelli scoprendo valori comuni»


            10 novembre 2014 - Dal Branco, Scuola e Società.


            I veri protagonisti di questo scambio sono stati senza alcun dubbio i ragazzi.
            Raccogliendo le loro testimonianze, si può comprendere quanto il progetto abbia
            significato. Uno dei numerosi esempi all’interno della componente turca è stato quello di
            Ezgi Cevil, che ci racconta: «Sono molto contenta di questo progetto, che mi ha
            permesso di visitare l’Italia per la prima volta. Mi sono fatta molti amici in Italia, perchè i
            ragazzi sono socievoli e vivaci. Mi manca la ragazza che mi ha ospitata l’anno scorso, e
            che non è potuta venire qui». Si sono infatti creati forti legami tra gli studenti e tra gli



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