Page 48 - 2012_blog
P. 48

Articoli pubblicati nel blog  VOCIDALBRANCO.IT  - Anno 2012

            Ma, caro professore, ricordo anche suoi momenti di scoramento e di amarezza, quando
            in anni difficili la contestazione attraversò anche la nostra classe; e proprio dopo uno di
            quegli episodi che la ferirono, io con l’ingenuità e la generosità dei giovani le scrissi
            parole oggi diremmo di solidarietà cui Lei rispose così: (e citando le sue parole chiudo
            questa mia lettera): “Naturalmente ringrazio: non sono certo il personaggio descritto
            dalla tua bontà, ma è pur vero che la scuola resta, con o contro la mia volontà parte
            essenziale di me […] Ora importa soprattutto che tu non creda che io sia qualcosa di più
            di uno dei tanti “poveri diavoli” che cercano di essere onesti con se stessi, perché sono
            questo soltanto, o almeno spero”.
            Ecco, in queste parole – mi rivolgo ora a chi ha avuto la bontà di ascoltarmi – c’è tutto
            Calzolari, lo chiamavamo così tra noi, il suo testamento spirituale, e se cado nell’enfasi il
            professore me lo perdonerà, e l’eredità d’affetti che il suo Foscolo, il mio Foscolo
            indicava come consolazione e pegno fragile di sopravvivenza alla finitudine dell’uomo.
            Per questa eredità d’affetti che ci ha lasciato l’ultimo grazie. Addio.

                                                                                       Roberta Cavazzuti











            Presentazione del volume “Museo Casa Enzo Ferrari”

            8 novembre 2012 - Varie.


            E’ stato presentato, la settimana scorsa, presso il Museo Casa Enzo Ferrari il volume che
            prende nome dal museo e che vuole raccontare il suo percorso e le persone che hanno
            consentito di realizzare ciò che oggi possiamo ammirare. Il libro, nato dalla
            collaborazione tra il museo ed Electaarchitettura, racconta attraverso l’arte della
            fotografia e della scrittura, che qualunque idea, anche la più irrealizzabile, può diventare
            realtà, e il Museo ne è un esempio. Le immagini catturate da Gabriele Melloni e Stefano
            Paolini, hanno, non solo, presentato l’iter progettuale che ha portato alla costruzione del
            nuovo museo, ma soprattutto i volti, le emozioni e le fatiche di uomini e donne che
            hanno creduto fino in fondo a questo progetto. Si esalta così una struttura che già di per
            sé è museo, grazie al lavoro del genio di Jan Kaplicky, che Andrea Morgante, suo più
            stretto collaboratore, ha ricordato con queste parole: “tra i tanti progetti che ci vennero
            esposti, scegliemmo quello più difficile, sia da un punto di vista tecnologico che
            strutturale, ma eravamo sicuri perché sapevamo di avere al comando un Enzo Ferrari
            dell’architettura: Jan Kaplicky ”.
            Così è stato, il museo è riuscito ad affermare la propria identità associando al fascino di
            automobili da sogno, l’audacia di un carattere architettonico innovativo, in coerenza con
            l’immagine dataci da Piero Ferrari del padre Enzo: “Mio padre era un uomo che



                                                           48
   43   44   45   46   47   48   49   50