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IMMIGRATI E FAKE NEWS
sorriso in questa classe, non è stato grazie all’impatto che questa attività ha avuto sui
suoi “carnefici”, ma grazie a Daniele, italianissimo orfano di entrambi i genitori, che,
nonostante sia stato colpito da quella che Rachid definisce “sfortuna doppia” rispetto
alla sua, è un ragazzo mite, sereno e sorridente e ha “adottato” Rachid incoraggiandolo
nelle difficoltà e nelle giornate tristi e malinconiche. Grazie a Rachid per non aver
ceduto al rancore. Grazie a Daniele per averci dimostrato che c’è un’Italia migliore di
quella che si nutre di odio, razzismo e xenofobia. I loro 15 anni alimentano la nostra
speranza.
2. LA CLASSE
29 alunni
9 di origine straniera: 3 marocchini, 1 algerino, 1 albanese, 1 polacco, 1 filippino, 2
ghanesi
5 DSA
5 ripetenti, fra cui 1 bullo
3 orfani (da considerarsi BES anche se non segnalati ufficialmente)
3 BES non segnalati (per malattia e situazione familiare)
profitto: medio alto, buon rapporto con gli insegnanti
3. IL TEMA CHE HA ISPIRATO L’ATTIVITÀ
LA TRACCIA
Un funzionario di polizia è stato ucciso e nove immigrati vengono arrestati perché
sospettati dell’omicidio. L’opinione pubblica è indignata e un gruppo di persone
inferocite fa irruzione nel carcere e, avendovi trovato undici immigrati della stessa etnia
dei presunti rei, li sottopone a linciaggio. I giornali definiscono questi immigrati
“accattoni sfaticati”, “criminali violenti” ed elogiano il linciaggio come un monito rivolto
ad altri “potenziali delinquenti”. Politici in vista parlano di quest’aggressione come di
una “buona cosa”.
Siamo a New Orleans nel 1891 e vittime di questa ondata di razzismo contro gli
immigrati sono gli italiani.
Oggi, gli immigrati in Italia sono bersagli di razzismo e di pregiudizi non dissimili da
quelli che subirono gli italiani emigrati più di un secolo fa negli Stati Uniti e proprio in
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