Page 3 - Sei conversazioni filosofiche
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Prefazione




        Luca Mori










        Chi vuole sperimentare la conversazione filosofica nella scuola primaria troverà una bella e
        fresca fonte d’ispirazione in queste pagine del maestro Paolo Zanni, che documenta un lavoro
        in più tappe svolto nella sua classe.
        A rendere filosofica una conversazione contribuiscono il punto di partenza che si sceglie
        (che può aprire allo stupore, alla meraviglia e al dubbio), il modo in cui si cammina (il tipo
        di domande che vengono fatte e il modo in cui vengono fatte strada facendo) e la capacità

        dell’adulto di lasciare spazio all’esitazione, al dubbio, al conflitto tra posizioni diverse. Il testo
        di Paolo Zanni fornisce esempi significativi su tutti questi livelli. Prima ancora di manifestarsi
        sul piano della ricerca di soluzioni (problem solving), la filosofia sta nel modo di porre le do-
        mande, nella capacità di mettere in questione – attraverso la domanda – quel che si è già detto
        e pensato, per arrivare a punti in cui è difficile decidere che strada prendere e le stesse doman-

        de devono essere interrogate e formulate in modo diverso.
        La tensione filosofica non si accontenta di arrivare, sui singoli punti, a una semplice sequenza
        di opinioni giustapposte, cioè – in altre parole – a una galleria delle preferenze che vengono
        in mente, per prime, a ciascuno; essa richiede invece di ragionare insieme, con la propria testa
        e al tempo stesso insieme (e grazie) agli altri. Richiede di ragionare insieme sulla possibilità di
        unire le diverse risposte in modo sensato, come tessere di un puzzle che possono incastrarsi

        sufficientemente bene; oppure, se non tutte le risposte si incastrano subito, come quasi ine-
        vitabilmente accade, la tensione filosofica richiede di stare ancora sul punto, cercando idee
        alternative, nuove risposte e magari nuove domande, dando ragioni per chiarire il senso delle
        diverse preferenze e per aiutare tutti a ripensarle. Si provano così l’esperienza del dubbio, il

        gusto del dare e del chiedere ragioni, l’importanza di ascoltare per sentirsi ascoltati e la sensa-
        zione che, dandosi il tempo, su un problema difficile si può andare ben oltre le prime idee che
        vengono in mente.
        L’approccio qui documentato da Paolo Zanni tiene conto di questi aspetti e introduce una
        mossa originale realizzando delle tabelle riassuntive quando la traiettoria di una conversazio-
        ne si avvicina alla conclusione: tali tabelle sono utili sia per permettere a bambine e bambini

        di “visualizzare” in modo sinottico le ipotesi emerse, sia per stimolarli a ulteriori variazioni
        o approfondimenti di ciò che è già stato detto o pensato, esplorando ancora di più lo spazio
        delle loro possibilità di dire e pensare. Documentare con cura una conversazione filosofica ri-
        chiede tempo, ma il tempo così impiegato non è mai perso: sia per l’insegnante che ha propo-
        sto l’esperienza che per le bambine e i bambini che hanno partecipato alla conversazione – ma

        anche per i genitori o per altri insegnanti e bambini – una buona documentazione permette
        di allenarsi a seguire l’incedere gravido di meraviglia della ricerca filosofica.



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